[15/03/2013] News

Delfini soldato, in Ucraina disertano per amore

Cetacei killer negli Usa, ex Urss ed Iran?

Tre grandi delfini arruolati nella Marina ucraina, fuggiti a febbraio al largo di Sebastopoli, durante delle esercitazioni nel Mar Nero, potrebbero essere stati attratti da una femmina selvatica. Lo ha detto Iuri Pliatchenko, un esperto di armi sottomarine ed ex comandante di un distaccamento di lotta sottomarina antisovversiva della flotta sovietica del Mar Nero: «Abbiamo già avuto dei casi di perdita di controllo degli animali anfibi durante gli anno '80 (quando l'Ucraina faceva parte dell'Urss, ndr). Se un maschio vede una femmina durante la stagione degli amori, la segue senza ascoltare l'ordine del suo addestratore».

Ma secondo i media della Repubblica autonoma della Crimea, tre dei cinque delfini impegnati nelle esercitazioni militari nel Mar nero non sono per niente ritornati nella loro base di Sebastopoli e sono disertori dal 24 febbraio. Sembrano aver messo in atto  il sempreverde slogan "fate l'amore e non la guerra": le ricerche della Marina ucraina non hanno dato nessun risultato. 

Va anche detto che il ministero della Difesa dell'Ucraina ha smentito tutto, anche perché Kiev non ha mai ammesso ufficialmente di utilizzare "delfini soldato", anche se non mancano le foto pubblicate sui giornali ucraini che confermano la presenza di "delfini killer" con addosso equipaggiamenti speciali.  L'Urss nel 1973 avviò un programma di addestramento dei delfini proprio a Sebastopoli, che ancora oggi è una base della Flotta della Federazione della Russia. I cetacei avevano il compito di recuperare armi e materiale da combattimento dal fondo del mare e di colpire sommozzatori e navi nemiche con attacchi suicidi, facendo esplodere bombe fissate sulla loro testa.

Dopo il crollo dell'Unione Sovietica e la divisione della Flotta del Mar Nero tra Russia e Ucraina, l'unità militare incaricata di addestrare i delfini è passata sotto il controllo di Kiev. La versione ufficiale è che, dopo, quei cetacei sarebbero stati utilizzati per la delfino-terapia per bambini con malattie psichiche. Ma la fuga dei delfini innamorati ha svelato che le voci insistenti di cetacei killer utilizzati dalla Marina ucraina sono vere.

Nel 2000 la Bbc dette la notizia che dei "delfini kamikaze" dell'Urss erano stati venduti alla Repubblica Islamica dell'Iran  e che erano stati trasportati in aereo nel Golfo Persico. L'agenzia russa Ria Novosti allora rivelò che secondo una fonte riservata della Marina l'addestramento dei delfini killer, che veniva effettuato all'oceanarium di Stato di Sebastopoli, era realizzato per contrastare attacchi di truppe subacquee nemiche che cercassero di effettuare un blitz in un porto.

Anche gli americani negano di addestrare cetacei assassini, ma nel gennaio 2012 Tim Keating, un ammiraglio statunitense in pensione, rivelò al sito internet The Atlantic Wire che la Marina Usa aveva utilizzato dei cetacei soldato durante la guerre in Iraq. Secondo Wired, la Marina Usa starebbe testando il programma un dispositivo chiamato Mark 6 Marine Mammal System: una boa attaccata al muso di un delfino, il cetaceo cerca un "nemico" e trovatolo deposita la boa nelle sue vicinanze per poi tornare dal suo addestratore, quindi una luce stroboscopica segnala la presenza dell'incursore subacqueo nemico. 

Secondo Wired, l'utilizzo dei delfini soldato da parte della marina ucraina sarebbe più simile a questa pratica statunitense che ai delfini killer immaginati dalla stampa locale ucraina.

Eppure era lo stesso Wired che il 21 ottobre 2012 descriveva «Delfini Killer con coltelli e pistole attaccate alla testa. Può sembrare pazzesco, ma è riferito da un elemento del rinnovato programma dei mammiferi marini della Marina ucraina. Il programma riportato include l'addestramento di delfini per la ricerca di mine e la marcatura con boe. Ma l'Ucraina prevede inoltre di addestrare i delfini "per attaccare incursori subacquei utilizzandocoltelli o pistole speciali fissate sulla testa». A quanto pare però la notizia che gli ucraini starebbero innestando pistole sulle teste dei delfini sembra esagerata anche per gli americani, anche perché un tursiope può essere letale anche senza essere armato. L'Ucraina starebbe invece tentando di mettere a punto un congegno per innescare una esplosione senza rischiare di uccidere i preziosi delfini soldato.

La verità è che tutti sanno che ci sono delfini soldato killer e per questo i commandos russi sono addestrati a combattere i cetacei in caso di attacco. Secondo un esperto di delfini che era consulente della base di Sebastopoli durante il primo programma di addestramento, la Marina sovietica aveva addirittura dispiegato defini armati di siringhe ipodermiche caricate di anidride carbonica. I delfini sovietici venivano probabilmente addestrati anche ad attaccare mine agli scafi delle navi e si dice che venissero lanciati dagli elicotteri con paracadute speciali.

Il Marine mammal program Usa nega di aver mai addestrato delfini per uccidere, danneggiare o ferire esseri umani o per trasportare armi per affondare navi. Ma le voci sui delfini killer riguardano anche la US Navy: un ex addestratore di delfini statunitense della Marina ha detto a Wired che anche la Marina Militare Usa ha testato delfini armati di siringhe e nel giugno 2012 un ex Navy Seal, il blogger Brandon Webb, ha pubblicato un messaggio anonimo inviato da una persona che affermava di essere un ex-seal e che scriveva: «I delfini avevano un  finto sistema CO2 attaccato sul loro naso» e dovevano colpire un bersaglio umano sul torace per simulare l'iniezione. I delfini possono uccidere solo con la loro forza (abbiamo dovuto immergerci con un'imbottitura speciale), ma l'idea era quella di recuperare i corpi e tutte le informazioni».

Gli Usa hanno anche lo Shallow Water Intruder Detection System, che utilizza un leone marino dotato di una "spring-loaded clamp" che può imprigionare le gambe di un subacqueo. Il leone marino poi torna dai suoi addestratori che "salpano" l'incursore immobilizzato come fosse un pesce preso all'amo. La Marina Usa ha inoltre dispiegato delfini nel Golfo Persico per individuare e rimuovere le mine subacquee. Forse anche l'Ucraina e la Russia stano provando a fare qualcosa di simile.

Armare i delfini è però un grosso rischio: anche se sono molto intelligenti non sono in grado di discernere la differenza tra navi nemiche ed amiche e tra subacquei nemici ed amici. La stessa Us Navy dice che non sarebbe saggio dare ad un animale questo tipo di decisione. Fortunatamente anche la marina ucraina ha dovuto prendere atto che se i delfini non sono i grado di riconoscere le navi e gli esseri umani amici e nemici, sono però ben in grado di riconoscere l'amore che passa e disertare.

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