[15/05/2013] News

Economia blu: il piano d'azione per una strategia marittima nella regione atlantica

Entro il 2020, il settore marino e marittimo potrebbe generare in Ue 7 milioni di posti di lavoro

I mari e gli oceani che circondano l'Europa offrono le opportunità per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020 "Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva". Tanto che entro il 2020 il settore marino e marittimo, che rappresenta la cosiddetta "economia blu", potrebbe generare in Europa 7 milioni di posti di lavoro. Posti di lavoro che non riguarderanno soltanto settori emergenti come la produzione di energia rinnovabile offshore, ma anche il rilancio delle industrie marittime tradizionali. Nel contempo, però, sarà necessario garantire alle generazioni future la stabilità ambientale ed ecologica del più vasto e importante ecosistema europeo.

In tale contesto e in tal senso la regione atlantica può contribuire in misura significativa allo sviluppo "dell'economia blu". Quindi, la Commissione europea invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare il piano d'azione per una strategia marittima nella regione atlantica.

Al piano d'azione possono ispirarsi i cinque Stati membri che si affacciano sull'Atlantico ossia Francia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Regno Unito e le loro regioni per promuovere una crescita sostenibile e inclusiva nelle zone costiere. Il piano si fonda sulla strategia della Commissione per la regione atlantica ed è il risultato di consultazioni condotte nell'ambito del forum atlantico.

Il forum, fra l'altro, ha consentito agli Stati membri, al Parlamento europeo, alle autorità regionali e locali, alla società civile e all'industria di esaminare strategie in grado di far fronte alla necessità di generare crescita, ridurre l'impronta di carbonio nella regione atlantica, garantire lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali marine, reagire in modo efficace a minacce ed emergenze e attuare nelle acque dell'Atlantico una gestione basata sugli ecosistemi.

Inoltre, lo sviluppo del piano ha spinto le parti interessate - comprese le regioni, le città portuali e il settore privato - a riflettere sulle modalità per dare impulso all'economia blu e allo sviluppo sostenibile nella regione atlantica. Cosa che potrebbe contribuire ad attirare investimenti e attività del settore privato a favore dell'economia blu e a rivitalizzare così le regioni costiere nell'area atlantica.

Dunque, secondo la Commissione europea per realizzare pienamente il potenziale dell'economia blu nella regione atlantica e attuare il piano d'azione in modo efficace occorrerà agire contemporaneamente su tre fronti: promuovere investimenti mirati, potenziare la capacità di ricerca e migliorare le competenze.

Gli investimenti dovranno essere finalizzati all'innovazione, allo sviluppo di capacità tecnologiche e di strategie di specializzazione intelligente, con un accento particolare sulle Pmi. L'uso efficace dei Fondi strutturali e di investimento europei in questi settori è essenziale per conseguire gli obiettivi generali di crescita, competitività e occupazione.

La ricerca dovrà essere potenziata proprio per affrontare questioni quali la governance degli oceani, la gestione e lo sfruttamento sostenibili delle risorse marine, la sicurezza in mare, la protezione ambientale marina (in cui rientra anche la designazione di zone marine protette nelle acque costiere e d'altura). Una ricerca che dovrà essere in grado di elaborare modelli e formulare previsioni dati necessari a comprendere il funzionamento degli ecosistemi. Dunque, l'osservazione e la mappatura degli oceani e la previsione delle loro dinamiche svolgono un ruolo cruciale per la crescita sostenibile delle attività economiche nella regione atlantica. Elementi che fra l'altro consentono di approfondire la nostra comprensione dei processi oceanici dell'Atlantico, che incidono in modo determinante sul clima. È quindi essenziale diffondere quanto più possibile tali informazioni. È sempre più evidente che un migliore accesso all'informazione del settore pubblico può imprimere un impulso significativo all'innovazione.

Per permettere all'economia blu di esprimere pienamente il proprio potenziale è necessario ovviare all'attuale carenza di personale adeguatamente qualificato nel settore marino e marittimo, sia migliorando le competenze della forza lavoro già disponibile che attirando i giovani verso il settore. Questo vale sia per settori emergenti come la produzione di energia rinnovabile, sia per settori più tradizionali, come le costruzioni navali, la pesca, l'acquacoltura e la trasformazione dei prodotti ittici, in cui innovazione, specializzazione e adeguamento alle nuove tecnologie sono necessari per competere sul mercato mondiale.

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