[15/09/2011] News

L'altra faccia dello spreco alimentare. L'ottimizzazione degli imballaggi. Problemi con le bio-plastiche e molto altro

Il dossier della Commissione europea sullo spreco di cibo pubblicato in occasione del Food Safety Day si occupa anche dell'altra faccia della questione: gli imballaggi, e sottolinea che «L'ottimizzazione degli imballaggi delle derrate alimentari implica di ridurre l'imballaggio inutile delle derrate alimentari (4 mele imballate insieme, per esempio) senza compromettere la sicurezza alimentare e senza accrescere lo spreco degli alimenti. Si tratta anche di trovare l'equilibrio tra l'adattamento degli imballaggio ai cambiamenti dei modi di vita (porzioni più piccole per delle famiglie più piccole al fine di ridurre lo spreco alimentare) e l'aumento della quantità di imballaggi supplementari che questo può generare. Infine, se tratta di ricorrere a soluzioni innovative: come le bio-plastiche (prodotte da risorse rinnovabili e biodegradabili) e gli imballaggi attivi e intelligenti».

Secondo la Commissione Ue le bio-plastiche sono un esempio concreto di imballaggio innovativo e sostenibile che può essere parte della soluzione, ma vanno ancora risolti dei problemi: «Dobbiamo assicurare che le bio-plastiche proteggano gli alimenti in maniera adeguata, che la loro produzione non avvenga a detrimento della produzione di alimenti (degli sforzi sono intrapresi per sviluppare delle bio-plastiche a partire dagli scarti agricoli e da altri tipi di rifiuti ) e che i sistemi di raccolta specifica dei rifiuti degli imballaggi bio-plastici siano messi in atto».

Un imballaggio alimentare ben progettato può essere molto utile al consumatore per comprare cibo di buona qualità, ma deve davvero corrispondere ai suoi bisogni. L'Ue fa alcuni esempi: «Ridurre la dimensione dei pacchetti o separare gli imballaggi. Un imballaggio ben concepito può anche aiutare il consumatore a conservare in condizioni ottimali (imballaggi che si richiudono, re-imballaggi sotto vuoto e imballaggi riutilizzabili che prolungano la durata di conservazione del prodotto. Infine, l'imballaggio alimentare può aiutare il consumatore ad utilizzare efficacemente quel che acquista (commercializzazione di porzioni differenti, allungamento della durata di conservazione dei prodotti e consigli di utilizzo).

Il ruolo principale degli imballaggi dovrebbe essere quello di proteggere i prodotti dagli agenti esterni, dal deterioramento e dalla contaminazione. Inoltre, la legislazione Ue sui materiali che entrano in contatto con gli alimenti (imballaggi ed utensili da cucina) punta a garantire che sul cibo non vengano trasferiti alcuni componenti in quantità inaccettabile. La normative europea mira anche a garantire la sicurezza delle plastiche riciclate utilizzate nei materiali che entrano in contatto con gli alimenti.

Ma è anche vero che l'imballaggio è sempre più packaging pubblicitario e marketing diretto sugli scaffali dei supermercati, a volte ridondante, inutile e dannoso per quel che accade prima (spreco di risorse) e dopo la vendita (difficoltà di smaltimento).

La Commissione Ue ha iniziato ad esaminare, con tutte le parti interessate, compresa l'industria alimentare, «Come ridurre al massimo i rifiuti alimentari ed ottimizzare gli imballaggi, senza compromettere la sicurezza alimentare». Ha avviato un dialogo costruttivo attraverso, l'EU Retail Forum for Sustainability, con l'EU Food Sustainable Consumption and Production and Production Roundtable, un'iniziativa co-presieduta dalla Commissione europea e dai partener della catena di approvvigionamento alimentare e sostenuta dal Programma per l'ambiente dell'Onu (Unep) e dall'Agenzia europea per l'ambiente, della quale fanno parte 24 organizzazioni in rappresentanza della filiera agroalimentare europea.

L'EU Retail Forum for Sustainability invece è una piattaforma multi-stakeholder, istituita per scambiarsi buone poratiche in material di sostenibilità nel commercio al dettaglio e per identificare le possibilità di produzione e di consume sostenibile e gli ostacoli che si frappongono alla sua realizzazione.

L'iniziativa di riferimento dell'Ue è la "A resource efficient Europe - Flagship initiative of the Europe 2020 Strategy" che insisté sulla «Necessità di ottimizzare l'utilizzo efficace delle risorse naturali rare».

La Commissione conclude il suo dossier su cibo e imballaggi facendo notare che «Le importanti quantità di cibo sprecato sono un esempio impressionante dell'utilizzo inefficace delle risorse. Nel contesto della crisi finanziaria (sprecare degli alimenti è una perdita di denaro) e della necessità di assicurare la sicurezza alimentare mondiale (come nutrire 9 miliardi di abitanti nel 2050?), e tenuto conto dei milioni di persone che soffrono la fame, la Commissione è determinata ad affrontare questo problema e ad ingaggiare un dialogo mirante a ridurre al massimo i rifiuti alimentari e ad ottimizzare gli imballaggi senza compromettere la sicurezza alimentare».

 

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