[19/01/2012] News

Wfes: le 5 condizioni per un vero mix energetico in Medio Oriente e Mediterraneo

Il World future energy summit (Wfes 2012) che si conclude domani ad Au Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, sta discutendo di come rispondere alla domanda locale di energia in aumento a causa della crescita economica e demografica. Il mondo sta cercando nuove soluzioni alle sfide energetiche e climatiche e l'eolico sembra la risposta più matura e che, in Medio Oriente e in Nord Africa, non  ha senso solo in Paesi che non hanno  riserve di gas e petrolio, come ad esempio il Marocco o ai Paesi che importano pesantemente energia elettrica, come la Giordania. Ma l'eolico può essere  anche un'energia vantaggiosa per realizzare il  mix energetico di cui hanno bisogno i Paesi esportatori di gas e di petrolio. Nelle monarchie arabe o in Iran ed Iraq l'eolico può contribuire a diversificare la produzione di energia ed a massimizzare le esportazioni, incrementando l'utilizzo  locale di energie rinnovabili.

Alla fine del 2010 in Medio Oriente e Nord Africa (Mena) c'erano 1.000 MW di rinnovabili installati, appena lo 0,2% del mix energetico. Gli organizzatori del Wfes 2012 sottolineano che «Avendo risorse eoliche eccellenti in molti Paesi Mena, come Iran, Arabia Saudita, Marocco o l'Egitto, con velocità del vento a livelli superiori agli 8,0 m/s, l'eolico può diventare un importante contributo al mix energetico della regione. Inoltre, senza produrre emissioni di gas serra, il vento può anche contribuire a mitigare la scarsità d'acqua nel Mena, dato che l'eolico, al contrario di altre fonti energetiche, non consuma acqua durante la generazione di energia elettrica».

L'ultimo "Energy [R]evolution Scenario" presentato nel Gwec World Energy Outlook, prevede che, con un adeguato sostegno politico e strumenti politici adatti, «Nel 2050, più del 90% dell'elettricità prodotta in Medio Oriente potrebbe provenire da fonti di energia  rinnovabili».

Vestas, leader mondiale dell'eolico, è intervenuta al World future energy summit  per dimostrare che il vento può diventare una fonte energetica al pari di petrolio e gas. I risultati raggiunti finora a livello mondiale dimostrano che l'eolico non è più una fonte di energia alternativa, ma ormai una nuova forma di energia "tradizionale": «Alla fine del 2010, la capacità cumulativa installata nel mondo ha raggiunto quasi i 200.000 MW, il settore impiega circa 500.000 persone in tutto il mondo; la tecnologia si è rapidamente sviluppato e le turbine a vento sono più efficienti e affidabili che mai».

Al   Wfes di Abu Dhabi, nella sessione "Powering Up - Seizing Opportunities" è intervenuto il vicepresidente di Vestas Inigo Sabater Eizaguirre, che si occupa dei rapporti con i governi del Mena e dell'Africa, ed ha evidenziato le 5 condizioni necessarie per promuovere lo sviluppo dell'energia eolica nei Paesi del Mena: Sviluppare partenariati pubblico-privati nei Paesi in cui la certezza del business case è troppo bassa per attirare investimenti privati, ma dove ci sono chiari benefici pubblici da ottenere; Garantire una politica stabile di energia rinnovabile e il conseguente quadro normativo; Fine dei sussidi ai combustibili fossili, alla luce di evidenti benefici economici e ambientali; Fissare un robusto prezzo del carbonio per inviare un segnale forte al mercato, cambiare i comportamenti delle persone e fornire indicazioni agli investimenti; Abilitare il free green trade,  eliminando barriere tariffarie e non tariffarie  per accelerare le tecnologie verdi e lo sviluppo dell'energia sostenibile. Rafforzare gli investimenti in ricerca e sviluppo per favorire l'innovazione nel campo dell'energia rinnovabile e sostenibile.

Secondo Sabater Eizaguirre «La mancanza di un chiaro impegno politico, quadri normativi concepiti per i sistemi basati sui combustibili fossili e la limitata esperienza nella tecnologia eolica e nello sviluppo di progetti eolici fanno parte delle sfide che l'industria eolica ha attualmente di fronte nella regione Mena. Tuttavia, in linea con la nostra visione Vestas, 'Wind, Oil & Gas', crediamo che il vento possa diventare una fonte di energia alla pari con i combustibili fossili tradizionali. Quindi, se verranno prese in considerazione le priorità appropriati e verranno prese le decisioni giuste, la regione Menna sarà in grado di sfruttare al massimo il suo potenziale di energia eolica».

Al Business & Policy Forum ‘Business Leaders in Future Energy del Wfes ha parlato anche Juan Araluce, presidente di Vestas Mediterranean, che ha sottolineato il ruolo che l'eolico può svolgere per fornire energia sostenibile per tutti e quel che è necessario per realizzarlo. Araluce ha ricordato «Le sfide critiche l'industria eolica si trova ad affrontare al giorno d'oggi: l'attuale crisi finanziaria che ha colpito gli investimenti nei progetti delle rinnovabili, l'incertezza dei regolamenti nei mercati maturi e il "protezionismo" verde esistente nei  nuovi mercati. Dopo aver riproposto le 5 condizioni per sviluppare l'energia eolica, il presidente di Vestas Mediterranean ha spiegato ai delegati del Wfes, che Vestas e le altre grandi imprese dell'eolico sono pronte ad accogliere l'appello del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon,  per il raddoppio  della quota delle rinnovabili nel mix energetico globale entro il 2030: «E'  un obiettivo molto ambizioso ma è raggiungibile. Crediamo che l'energia eolica possa svolgere un ruolo centrale nel raggiungimento di questo obiettivo: si tratta di un'energia matura, libera e rinnovabile, che fornisce la sicurezza degli approvvigionamenti, senza consumare acqua o emettere gas  serra. Inoltre, se si considerano tutti i costi esterni e operativi, l'eolico può chiaramente competere con le fonti energetiche tradizionali, rendendo possibile affrontare sia le sfide economiche che ambientali».

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