[04/05/2012] News

Additivi alimentari contenenti alluminio: l'Ue rivede i livelli di utilizzo

L'Ue modifica le attuali condizioni d'impiego e riduce i livelli di utilizzo degli additivi alimentari contenenti alluminio, compresi i pigmenti coloranti di alluminio, per evitare che sia superata la dose settimanale tollerabile. Lo fa con un nuovo regolamento - pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi - che rivede il regolamento del 2008, nello specifico l'allegato II. L'allegato, infatti, contiene un elenco dell'Unione degli additivi alimentari autorizzati nei prodotti alimentari e specifica le condizioni del loro utilizzo, ma non prevede i livelli massimi di concentrazione.

Secondo l'Efsa la principale via di esposizione ai composti dell'alluminio per la popolazione è costituita dall'alimentazione, sia a causa della presenza naturale di alluminio nei prodotti alimentari, sia per l'utilizzo di composti dell'alluminio nella trasformazione alimentare e negli additivi alimentari.

Però l'Efsa non è in grado di quantificare il ruolo specifico di ciascuna fonte, sia perché gli studi sull'alimentazione umana non prendono in considerazione questo aspetto, sia perché i metodi di analisi impiegati permettono di determinare solo il contenuto totale di alluminio nei prodotti alimentari.

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), comunque, ha raccomandato di diminuire la dose settimanale tollerabile (Twi) a 1 mg di alluminio/kg di peso corporeo/settimana. E ha ritenuto che la dose settimanale tollerabile riveduta venga generalmente superata nei forti consumatori, in particolare nei bambini, in gran parte dell'Unione.

Ora, l'allegato II del regolamento del 2008 autorizza l'utilizzo di additivi alimentari contenenti alluminio in numerosi prodotti alimentari, spesso a livelli massimi ammissibili molto elevati o senza alcuna indicazione dei livelli massimi di concentrazione. E autorizza l'utilizzo di alcuni coloranti che possono contenere alluminio sotto forma di pigmenti coloranti in numerosi prodotti alimentari, in generale senza alcuna indicazione dei livelli massimi di concentrazione dell'alluminio nei pigmenti coloranti.

Ed è proprio qui che l'UE interviene modificando le condizioni d'impiego e riducendo i livelli di utilizzo degli additivi alimentari contenenti alluminio.
Inoltre, dato che da decenni sono applicate pratiche di fabbricazione che utilizzano quantità superiori di additivi alimentari, l'Ue prevede un periodo di transizione per consentire agli operatori del settore alimentare di adeguarsi alle nuove prescrizioni per l'impiego degli additivi alimentari contenenti alluminio diversi dai pigmenti coloranti.

E prevede che l'indicazione nell'etichetta del tenore di alluminio dei pigmenti coloranti di alluminio non destinati alla vendita al consumatore finale - che attualmente è facoltativa - diventi obbligatoria. Dovrà diventarlo entro 12 mesi dall'entrata in vigore del nuovo regolamento (ossia tra 20 giorni) al fine di consentire ai fabbricanti di prodotti alimentari che utilizzano pigmenti coloranti di alluminio di adeguarsi ai limiti massimi proposti. Di conseguenza, è previsto un periodo transitorio più lungo di 12 mesi per consentire agli operatori del settore alimentare di adeguarsi alle nuove prescrizioni del presente regolamento.

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