[22/02/2013] News

Accordo Ue su petrolio e gas offshore: responsabilità finanziaria per tutti gli operatori in caso di incidente

I negoziatori del Parlamento e del Consiglio europei hanno concluso un accordo provvisorio sulla proposta di legge sulla sicurezza delle attività petrolifera e gasiere offshore: «Prima che le compagnie petrolifere e gasiere possano ottenere una licenza di trivellazione saranno tenute, per la direttiva, a sottoporre dei rapporti sui maggiori pericoli e dei piani di intervento di emergenza, così come provare la loro capacità di riparare ogni danno causato all'ambiente».

Il capo dei negoziatori dell'europarlamento, il popolare belga Ivo Belet, ha detto che «L'Europa ha tratto le lezioni della catastrofe della Deepwater Horizon e vuole limitare al massimo i rischi della trivellazione petrolifera e gasiera in mare. Abbiamo bisogno di un quadro legislativo efficace, in particolare prima che   diversi Stati membri inizino nuove operazioni di trivellazione. L'ultima direttiva è durata 20 anni e non garantisce la sicurezza delle operazioni di trivellazione in mare in maniera adeguata».

E' stata scelta la strada della Direttiva europea, invece che quella inizialmente proposta dalla Commissione Ue di un regolamento, perché fissa gli obiettivi ma lascia agli Stati membri la libertà di scegliere in che modo attuarla, anche per evitare la riformulazione di leggi nazionali simili già esistenti. Gli Stati membri avranno 3 anni di tempo per trasporre la Direttiva nel loro ordinamento.

Il testo approvato provvisoriamente deve ancora essere adottato formalmente dal comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) e dopo sarà messo ai voti in Commissione energia, probabilmente a marzo, per poi andare in plenaria forse a maggio.

L'italiana Amalia Sartori, anche lei del gruppo Ppe, è convinta che «Questo accordo garantisce che un quadro giuridico europeo ci aiuterà ad evitare gli incidenti  offshore nei nostri mari e ad assicurare un intervento rapido che limiterà gli eventuali danni».

Secondo l'accordo tutti gli operatori «Dovranno garantire di avere risorse fisiche, umane e finanziarie sufficienti ad eliminare e rettificare l'impatto di un grave incidente. Una licenza sarà concessa solo se il richiedente prova di disporre di mezzi adeguati o che ne disporrà in vista di addossarsi le eventuali responsabilità che proverranno dalle sue operazioni petrolifere e gasiere in mare. Durante la valutazione delle competenze tecniche e finanziarie di un candidato, bisognerà tener conto, in particolare, della sua capacità di assumersi le responsabilità, soprattutto la sicurezza finanziaria. Si tratta in particolare della responsabilità per eventuali danni economici, nel caso in cui il diritto nazionale preveda una tale responsabilità».

Prima di cominciare le operazioni, le compagnie di trivellazione offshore dovranno presentare alle autorità nazionali un rapporto speciale che descrive le attività di trivellazione, gli eventuali maggiori pericoli e le disposizioni speciali miranti a proteggere i lavoratori.  Gli Stati membri dell'Ue obbligheranno gli operatori a preparare un documento nel quale vengono esposte le loro politiche sulla prevenzione di grandi incidenti  e che dovrà garantire, tra le altre cose, «Una cultura di comunicazione trasparente riguardante i rapporti sugli incidenti, una consultazione con i rappresentanti eletti in materia di sicurezza cosi come la protezione dei "denuncianti"».

Le compagnie saranno anche obbligate a presentare un piano di intervento di emergenza che descriva nei dettagli le attrezzature e le risorse disponibili, le azioni da intraprendere nel caso di incidente e l'insieme delle disposizioni necessarie per limitare i rischi ed allertare in maniera precoce le autorità in caso di incidente.

Da parte loro, i governi sono tenuti a preparare piani d'intervento di emergenza esterna, che coprano tutti gli impianti offshore sotto la loro giurisdizione. Questi piani dovranno anche precisare il ruolo e gli obblighi finanziari delle imprese di trivellazione così come quello delle autorità competenti e delle squadre di pronto intervento.

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