[23/04/2013] News toscana

Ancora sulla petizione per la moria dei delfini

In merito all'articolo "Moria di delfini, arriva l'incredibile e pasticciata petizione su internet" pubblicato il 22 aprile da greenreport.it, riceviamo questo intervento del signor Alessandro Righi:

Ho visto solo ora le Vs eccezioni alla petizione che ho inoltrato, per un'emergenza che è nota a tutti, ma che sinora non ha avuto risposte fattive dalle amministrazioni che anche voi credo rappresentiate, più o meno velatamente. Una moria di delfini 10 volte superiore alla media credo che dovrebbe avere da parte delle istituzioni un'attenzione ed una risonanza ben più adeguate.

Se, a rischio della mia stessa e personale credibilità, come fisico ed insegnante, ho ritenuto di dover inoltrare una urgente richiesta alle autorità, tramite petizione, per sollecitare un rapido e risolutivo intervento su un problema che da molti mesi ritengo venga preso 'molto sottogamba', senza interventi precisi e risolutivi ed una opportuna pubblicità, e che potrebbe poi sfociare in una vera emergenza sanitaria, anche UMANA, non ritengo, come risultato, di dover essere attaccato da voi per alcune imprecisioni, che nella foga del mio intervento, essendo un marinaio ed amando delfini e mare, posso aver riportato, in seguito ad un mio sopralluogo nei mari antistanti la costa livornese, che mostra, quest'anno, un tasso di inquinamento da 30 anni mai visto, congiuntamente alla strage delle stenelle..

Al momento in cui la petizione verrà inoltrata agli organismi competenti saranno fatte le dovute precisazioni (poiché ad oggi mi è impossibile introdurre precisazioni e/o commenti, per la natura stessa del sito www.firmiamo.it  su una petizione in corso, e non ho assolutamente alcuna intenzione di ritirarla né tantomeno di sconfessarla, in quanto mi è stata commissionata, badate bene, dai delfini stessi, più intelligenti, senz'altro, di molti pseudogiornalisti), in merito all'unica imprecisione che ritengo di aver riportato, ovvero che la pseudo ambientalista (e questo non è offensivo, ma è una mia opinione personale, di cui mi assumo piena responsabilità, e finora in Italia vi è libertà di pensiero, anche perché i mezzi di informazione hanno spesso, forse erroneamente e forse in buonafede pubblicizzato che le bandiere blu vengono rilasciate sui risultati delle analisi della Goletta Verde - e questo sarebbe un preciso onere di Legambiente smentire pubblicamente ed in modo maggiormente non equivocabile sui media e non solo con blande interviste su www.youtube.it ) Legambiente non è direttamene responsabile delle bandiere blu, ma lo è invece la FEE. che la stessa Legambiente ha, però, sempre secondo me, ma non solo, troppo sommessamente sconfessato.

Penso dovreste vergognarvi per accanirvi contro il sottoscritto, un pò come se guardaste il dito mentre noi (io e i sottoscrittori della petizione) vi indichiamo la Luna, ovvero il bene comune, il mare, i delfini, che voi, come pseudo report ambientale dovreste più professionalmente fare con maggiore senso della realtà e motivazione.

Vi invito quindi ad intervenire ed a far chiarezza qp, con me, i cittadini, i sottoscrittori della petizione, e con chi, con il 5 per mille e le altre forme di pubblico finanziamento finanzia enti che devono mostrare maggiore, direi, anzi, molto maggiore incisività nel tutelare mare ed i delfini, oltre alla sanità pubblica degli umani (esseri umani dignitosi ancora esistenti) nei mari.

Alessandro Righi

 

Egregio signor Arrighi,

                                 ci permetta di dirLe che chi redige una petizione e chiede ai cittadini di firmarla deve farlo su basi certe ed informazioni veritiere ed accertate. Comprendiamo il suo amore per il mare e i delfini, che condividiamo pienamente, ma non comprendiamo perché per esternarlo si debba attaccare un'associazione chiamandola pseudo-ambientalista ed attribuirgli scelte che riguardano un'altra associazione e poi, scoperto che sui è sbagliato, dire che fa lo stesso....

Non comprendiamo cosa avrebbe dovuto fare Legambiente sulle Bandiere Blu (che non vengono "rilasciate sui risultati delle analisi della Goletta Verde", come Lei continua erroneamente a scrivere, ma sulla base di questionari Fee, cioè di un'altra associazione, compilati dai Comuni) oltre quello che ha fatto, portando le sue critiche sulla stampa nazionale (La Repubblica e Corriere della Sera compresi) e locale e portando l'allora ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo ad esprimere un giudizio molto critico sulle modalità di concessione delle Bandiere Blu a "Porta a Porta" da Bruno Vespa.

Se lei ha seguito l'intera vicenda degli spiaggiamenti e delle analisi sulle carcasse basandosi solo su qualche articolo di giornale e sulle sue personali impressioni, come sembra da quanto scrive, dovrebbe evitare di dare giudizi apodittici e definitivi e non chiedere firme basandosi su una scarsa informazione che Lei stesso ammette.    

Ci permetta di dirLe che anche la sua ricostruzione dell'impegno delle istituzioni e dei centri di ricerca scientifica e delle università su questa vicenda è molto lacunosa e parte da un evidente pregiudizio. Se avrà la bontà di leggersi la rassegna dei molti articoli pubblicati da greenreport.it, che ha seguito passo passo la vicenda e dato un'informazione che speriamo esaustiva e corretta, scoprirà che l'impegno c'è stato e che il ministero dell'ambiente e la Regione Toscana si sono totalmente affidati a serissimi ricercatori e tecnici degli Istituti di zooprofilassi ed a scienziati come quelli dell'Università di Siena e Pavia che sono considerati vere e proprio autorità mondiali per quanto riguarda lo studio dei cetacei e delle loro malattie.

Non abbiamo mai percepito, né da parte del Ministero dell'ambiente, né da parte della Regione Toscana, né da parte dell'Osservatorio toscano dei cetacei, la volontà di nascondere alcunché, abbiamo invece percepito molta preoccupazione, in particolar modo in Toscana (più che nelle altre Regioni) colpita da un fenomeno di spiaggiamento che deriva dalla recrudescenza di morbillivirus, un nuovo focolaio che, vista la diversa integrità dei delfini spiaggiati tra la Sicilia e la Toscana (dove sono arrivati animali in forte decomposizione), sembra essersi prodotto molto più a sud e che quindi ha ben poco a vedere con la situazione da Lei denunciata del canale di Piombino.

Greenreport.it non rappresenta "più o meno velatamente" nessuno se non la sua redazione ed i suoi lettori che sanno che non siamo abituati a guardare dita e lune, guardiamo ai fatti ed ai dati scientifici e, come informatori che hanno a che fare ogni giorno con l'ambiente e la scienza, rispettiamo il lavoro fatto da ricercatori che da anni lavorano per salvaguardare e salvare stenelle e cetacei del Mediterraneo. Il 5 per mille con tutto questo c'entra ben poco, dato che ognuno di noi è libero di darlo a chi vuole, ma la tutela del mare e dei delfini non la si fa certo sparando nel mucchio le proprie convinzioni slegate dai fatti, dai dati e dal lavoro scientifico e dall'impegno volontario di tante appassionate persone che hanno la Sua stessa dignità e di quella dei sottoscrittori della Sua petizione non proprio accuratamente stilata.

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