[08/08/2008] Comunicati

Manovra Tremonti e servizi pubblici: confusione, altro che rivoluzione!

LIVORNO. Si parla molto delle novità, vere o presunte, che la manovra finanziaria estiva ha introdotto nel settore dei servizi pubblici locali con l’articolo 23 bis. In realtà più che di novità, si tratta di ritorni al passato, e in ogni caso, di rimescolamento di una situazione sempre più confusa.

Un parere su cosa sta accadendo l’abbiamo chiesto al presidente di Federambiente Daniele Fortini (Nella foto).
«Se proprio dobbiamo chiamarle novità, la principale è quella che conserva l’in house – dice Fortini - in tutte le precedenti norme di settore si faceva sempre riferimento ad affidamenti con gara, invece adesso si torna all’in house, che reintroduce quindi il modello previsto dal vecchio testo sugli enti locali. Le gare invece ripartiranno dal primo gennaio del 2011 e a questo punto mi auguro davvero che questa scadenza non venga derogata».

Continua di fatto una situazione di confusione: «Il 23 bis non porta alcuna chiarezza, ma accentua la confusione nella disciplina dei servizi pubblici locali. Oltretutto rimanda a una trentina di decreti da attuare che, se e quando mai concluderanno il loro iter, potrebbero smentire e confondere ancora di più di quanto ha fatto il 23bis. Concludendo direi che la nuova norma è di difficile applicazione e comunque non crea condizioni di apertura del mercato».

Fortini ne approfitta anche per dare una lettura complessiva della situazione attuale: «Mentre c’è un paese legale che fa norme confuse, inapplicabili e contradditorie, c’è un paese reale che vede le multiutility del nord consolidarsi, le imprese più piccole soprattutto nei territori più deboli economicamente, sono in crescenti difficoltà. Il Paese è diviso in 2, basta vedere i dati della raccolta differenziata e quelli della produzione di energia dai rifiuti. Il sistema introdotto per i servizi pubblici locali da questa manovra finanziaria non tiene conto di questa differenza: gare e basta ovunque. Dimenticando che al sud tutti i servizi sono gestiti da privati che hanno vinto gare, mentre al nord ci sono le municipalizzate. Insomma questo 23bis accentua ulteriormente questa distanza tra Paese legale e Paese reale».

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