[31/10/2008] Rifiuti

Emergenza rifiuti in Campania: altro giro, altro decreto

LIVORNO. Al Consiglio dei ministri di oggi si è chiusa l’emergenza rifiuti Campania. Naturalmente in termini di provvedimenti legislativi previsti per raggiungere lo scopo. Su proposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, Stefania Prestigiacomo è stato infatti approvato un decreto legge che fa parte del pacchetto di interventi predisposti dal Governo per superare definitivamente l’emergenza rifiuti dell’area campana.

Nel decreto approvato vengono individuate, in particolare, quali forme di vigilanza da adottare sugli enti locali affinché venga assicurata l’osservanza della normativa in materia di rifiuti, ovvero il commissariamento nei confronti dei comuni inadempienti.
Inoltre vengono individuate - si legge nel comunicato stampa diramato dalla Presidenza del consiglio «misure tese a velocizzare la rimozione di rifiuti ingombranti o di cumuli di rifiuti».

Misure che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso, descrive: da 6 mesi a 3 anni di reclusione e, se colto in flagrante, l’arresto per chi abbandona rifiuti ingombranti (lavatrici, materassi, ecc) per strada.
Per la provincia di Caserta, sono inoltre individuati interventi particolari per l’affidamento del servizio di raccolta di rifiuti.
Nel decreto viene anche disciplinata la corresponsione di emolumenti al personale militare impegnato nell’emergenza.

Per l’intera area nazionale, poi, si inaspriscono le sanzioni attualmente previste per alcune violazioni della normativa in materia di gestione dei rifiuti. Ed è sempre il sottosegretario Bertolaso a spiegare cosa significa: «Con un decreto del ministero dell´Interno e su proposta del sottoscritto sarà possibile commissariare i comuni che non adempiono al proprio dovere in materia di raccolta di rifiuti».

Quindi non più il commissariamento previsto per chi non raggiunge obiettivi di raccolta differenziata (del resto mai applicato) come prevedeva la legge finanziaria 2007, ma per tutti coloro che non rispettano le leggi in materia generale di raccolta.
«I sindaci hanno il compito di raccogliere la spazzatura - ha precisato Bertolaso, mentre il governo ha il compito di stabilire le modalità della raccolta».

Non poteva mancare infine la campagna informativa: sarà affidata a radio e televisione e ricorderà quale deve essere il corretto comportamento in materia di smaltimento di rifiuti e quali le sanzioni per chi non lo rispetta.
Vengono infine annunciate anche ulteriori misure per incentivare la realizzazione di inceneritori, di cui nel comunicato non si dà ulteriore precisazione. Ma che fanno pensare che l’emendamento prima inserito nel “decreto sviluppo” in cui si prevedeva di spostare alla fine del 2009 la definizione degli impianti in regola per usufruire del Cip 6, ammettendo comunque ai finanziamenti e agli incentivi gli impianti impegnati nell´ambito dell´emergenza rifiuti, sia stato traslocato in questo decreto approvato oggi.

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