[18/12/2006] Aria

L’organizzazione mondiale del clima: «Il 2006 l´anno più caldo»

ROMA. L’organizzazione mondiale del clima (Omm) ha reso noto lo stato del clima nel 2006 e le notizie non sono buone : «La temperatura media sulla superficie del globo nel 2006 - dice l’organizzazione dell’Onu – presenta attualmente un’anomalia positiva di 0,42°C in rapporto alla normalità calcolata per il periodo 1961-1990 (14°C/57,2°F), dopo i rilievi dei membri della Organizzazione metereologica mondiale». Al 14 dicembre i ricercatori del’Omm ritenevano il 2006 l’anno «più caldo dall’inizio dei rilievi», ma le cifre definitive saranno rese note solo a marzo

Nell’emisfero Nord si sono avuti più 0,58°C rispetto alla media, in quello Sud 0,26°, che rappresentano il quarto ed il settimo rangs di température più elevate dal 1861.

«La temperatura media ha avuto un rialzo intorno a 0,7°C dall’inizio del ventesino secolo – dice l’Omm – ma questa progressione non è continua. Dopo il 1976, il rialzo si è nettamente accelerato, raggiungendo 0,18°C per decennio. Il periodo 1997-2006 è segnato da un’anomalia positiva di 0,53°C nell’emisfero Nord e di 0,27°C nell’emisfero Sud».

L’inverno del 2006 è stato freddo in Asia, Russia ed in parte dell’Europa Orientale, anormalmente mite in Nord America e nelle isole artiche dell’Europa Occidentale, con il record positivo di più 12,6°C nelle Svalbard. In Canada si sono registrati l’inverno e la primavera più clementi della storia e negli Usa il periodo gennaio-settembre più caldo dal 1861.

La temperatura media in Europa nel mese di luglio e di 2,7°C in più oltre la normalità climatologica, un’anomalia record

L’autunno 2006 è stato di una dolcezza eccezionale in gran parte dell’Europa : lo scarto delle temperature medie in rapporto alla normalità è stato superiore 3°C nelle regioni a sud della Norvegia e nel versante nord delle Alpi. Un buon numero di Paesi non ha mai conosciuto un’autunno così caldo dal debutto dei rilevamenti ufficiali (1659 nel centro dell’Inghilterra, 1706 in Olanda e 1768 in Danimarca). Diverse regioni europee e degli Stati Uniti sono state colpite da onde di calore segnate da temperature records in luglio ed agosto che hanno oltrepassato i 40°C.

Caldo estremo in Australia Orientale da fine dicembre 2005 al marzo 2006, Sydney ha avuto il capodanno (e la seconda giornata) più caldo della sua storia con 44,2°C. La primavera australe 2006 (settembre – novembre) è stata la più calda dal 1950, quando in Australia si è iniziato a fare statistiche sulle temperature. Caldo record a gennaio anche in Brasile con 44,6°C a Bom Jesus.

Niente in confronto alla carestia che ha colpito, a causa della siccità, 11 milioni di persone in Burundi, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenia Tanzania e Somalia e che ormai dura da 10 anni. Siccità anche negli Usa, Brasile e Cina con ingentui danni all’agricoltura e penuria di acqua potabile.

Ma non sono mancate le inondazioni che hanno fatto vittime e disastri in Marocco e Algeria, persino nella regione del Tindouf, in pieno deserto del Sahara, o in Niger e nel Corno d’Africa, ma anche in Bolivia, Suriname e Filippine, Stati Uniti e Canada.

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