“C.S.I. Toscana”: la miniserie della campagna social su raccolta e riciclo dei rifiuti di Toscana Ricicla

[13 Febbraio 2020]

I tappi a vite delle bottiglie, i coperchi dei vasetti dello yogurt, i blister dei farmaci, le cialde del caffè o le linguette delle lattine possono essere recuperati: per facilitarne l’avvio a riciclo basta un piccolo trucco. “Baby Gang” è il quinto episodio della nuova serie web “C.S.I. Toscana”, realizzata dal gruppo di lavoro di Toscana Ricicla. La squadra, che vede Sei Toscana in prima fila, assieme alle altre aziende che si occupano di igiene ambientale (Revet, Aer, Alia, Ascit, Ersu, Geofor, Rea Spa, Sienambiente) e Confservizi Cispel Toscana ha sviluppato questo progetto di sensibilizzazione ad una corretta raccolta differenziata dei rifiuti con l’obiettivo di coinvolgere target diversi con nuove forme di comunicazione. Secondo le stime realizzate da Conai, nell’anno in corso si prevede che l’Italia riuscirà ad avviare a riciclo 53.000 tonnellate di imballaggi in alluminio, il 74,6% dell’immesso al consumo: si tratta di un risultato vitale per un Paese come il nostro dove la produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, e che nel 2018 ha consentito di evitare emissioni serra pari a 403mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 173mila tonnellate equivalenti di petrolio. Gli imballaggi in alluminio infatti sono riciclabili all’infinito: lattine per bevande, scatolette e vaschette per alimenti, il foglio sottile in alluminio, bombolette spray, tubetti, tappi, chiusure e altri imballaggi ancora sono riciclabili al 100%, tanto che oggi il 75% di tutto l’alluminio prodotto da sempre nel mondo è ancora in uso. Per rendere ancora più sostenibile quest’importante fetta di economia circolare è però molto importante che ognuno faccia la propria parte, a partire dai cittadini attraverso una raccolta differenziata fatta bene, che permetta di avviare a riciclo il più alto quantitativo possibile di materiali. A volte a fare la differenza sono piccoli ma importanti dettagli: anche le componenti più piccole degli imballaggi in alluminio – ad esempio i tappi a vite delle bottiglie, i coperchi dei vasetti dello yogurt, i blister dei farmaci, le cialde del caffè o le linguette delle lattine – vanno raccolti in modo differenziato per poter essere poi recuperati, ma rappresentano spesso un “piccolo” problema, perché gli strumenti necessari alla fase di selezione che precede il riciclo hanno difficoltà a intercettarli. Per evitare questo inconveniente basta applicare un piccolo trucco: basta compattare e appallottolare insieme i pezzi di alluminio più piccoli e sottili, magari riunendoli all’interno di una vaschetta più grande, e il gioco è fatto.

Per vedere tutte le serie è possibile visitare il sito internet di Toscana Ricicla, il suo canale Youtube o la sua pagina Facebook.