La vaquita è praticamente estinta, l’Unesco dichiara Las islas y áreas protegidas Patrimonio mondiale in pericolo

Ormai restano solo una decina di esemplari del più piccolo e raro cetaceo del mondo

[5 Luglio 2019]

A causa dell’imminente estinzione della vaquita (Phocoena sinus), la focena endemica del Golfo della California e il più piccolo cetaceo del mondo, la 43esima sessione del World Heritage Committee dell’Unesco, in corso a Baku, in Azerbaigian, ha deciso di inserire Las islas y áreas protegidas del Golfo de California, in Messico, nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco in pericolo.

Las islas y áreas protegidas del Golfo de California erano state iscritte nel Patrimonio mondiale dell’Unesco solo nel 2005 e comprendono 244 isole e isolotti e zone costiere del Golfo della California, nel nord-est del Messico.

L’Unesco sottolinea che «Il mar di Cortez  e le sue isole sono considerate come un laboratorio naturale per la ricerca in materia di speciazione. Inoltre, quasi tutti i grandi processi oceanografici all’opera negli oceani del pianeta sono rappresentati nel sito, dandogli una smisurata importanza per lo studio. Il sito è di una bellezza naturale rimarchevole e offre un paesaggio spettacolare di isole dai tilievi accidentati, composte di alte falesie e di spiagge di sabbia, che contrastano col quadro desertico che si riflette nelle acque turchesi».

Nel sito Unesco Las islas y áreas protegidas del Golfo de California vivono 695 specie di piante vascolari, più che in qualunque altro sito marino e insulare Patrimonio mondiale dell’Unesco. Il sito è anche eccezionale per il numero di specie di pesci:  891, delle quali 90 endemiche. In più, ospita il 39% delle specie di mammiferi marini dell’intero pianeta, tra i quali un terzo delle specie di cetacei, compresa la vaquita,

L’Unesco prende atto che il Messico ha dispiegato delle misure per proteggere questa specie minacciata di estinzione, in particolare con l’istituzione di zone rifugio dove vivono le vaquite rimaste e con la promozione di attrezzi da pesca alternativi alle reti da posta, responsabili della morte per asfissia di questi piccolo mammiferi marini ma il World Heritage Committee dell’Unesco fa notare che «Malgrado queste misure, restano oggi solo una decina di esemplari di (contro circa 300 individui nel 2005), che fanno parte dell’eccezionale valore universale del sito».

La diminuzione fino all’ormai quasi certa estinzione delle vaquite è causata dalla pesca illegale con le reti al totoaba, la cui vescica venatoria viene venduta a peso d’oro nel mercato cinese.

il World Heritage Committee dell’Unesco  «Incoraggia il Messico a rafforzare le sue attività di sorveglianza per evitare l’estinzione imminente della vaquita» e fare in modo che nella zona dove si concentrano gli ultimi esemplari rimasti non vengano calate le reti killer. L’Unesco ha anche chiesto ai Paesi di transito e di destinazione della vescica natatoria di totoaba di sostenere la lotta contro questo commercio illegale.

La Lista del Patrimonio mondiale in pericolo dell’Unesco è stata concepita proprio per informare la comunità internazionale delle condizioni (guerre, catastrofi naturali, urbanizzazione selvaggia, bracconaggio, inquinamento…) che minacciano le stesse caratteristiche che hanno permesso a un sito di diventare Patrimonio mondiale, per incoraggiare i governi a prendere delle misure correttive. Ma per la vaquita sembra essere ormai davvero troppo tardi.