Il riscaldamento globale non fa più aumentare il periodo di crescita delle piante

Dal 1951 al 1980 correlazione positiva crescita – riscaldamento. Poi non è stata più significativa

[6 Marzo 2019]

Lo studio “Long‐term changes in the impacts of global warming on leaf phenology of four temperate tree species”, pubblicato su Global Change Biology da un team di ricercatori del Giardino botanico della Cina meridionale, dell’Accademia cinese delle scienze e dell’Université du Québec, ha constatato che «Dal 2000 a oggi, con il riscaldamento climatico mondiale il periodo di crescita delle piante non è aumentato».

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori cinesi e canadesi hanno utilizzato più di un milione di dati sulla crescita delle foglie di 4 specie di alberi europei e hanno studiato la sensibilità alla temperatura per la crescita delle foglie in primavera e la senescenza delle foglie in autunno tra il 1951 e il 2013.

All’Accademia cinese delle scienze spiegano che «La durata del periodo di crescita corrisponde sia all’inizio della stagione, quando le foglia si dispiegano in primavera, che alla fine della stagione, quando in autunno si produce la senescenza delle foglie».

I risultati dello studio pubblicato su Global Change Biology indicano che «Dal 2000, la durata del periodo di crescita non è più aumentata a causa della diminuzione della sensibilità alla temperatura durante lo sviluppo delle foglie».

I ricercatori sino-canadesi concludono: «Dal 1951 al 1980, il periodo di senescenza del fogliame nel periodo era stato correlato in maniera positiva al periodo di sviluppo delle foglie. Tuttavia, tra il 1981 e il 2013 la correlazione non è stata più significativa. La fenologia delle piante, il calendario degli eventi biologici periodici legati alle fluttuazioni climatiche, ha un impatto critico su vari aspetti delle funzioni degli ecosistemi, come il carbonio, l’acqua e il ciclo dei nutrienti. Pertanto, tenere traccia dei tempi dei processi fenologici è importante per comprendere gli impatti del riscaldamento globale sugli ecosistemi terrestri».

Quello che hanno scoperto gli scienziati cinesi e canadesi non conferma ipotesi precedenti e bisogna capire se può mettere in dubbio la teoria che con il riscaldamento globale le piante avrebbero avuto un forte effetto mitigante, assorbendo più CO2 dall’atmosfera.