Wwf: «Dopo le parole di Mattarella il governo agisca per affrontare la crisi climatica»

Wwf e Italia Nostra aderiscono allo “Sciopero globale per il futuro” del 15 marzo

[13 Marzo 2019]

La presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi, ha commentato con un «Grazie presidente« quanto detto ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che  dal Veneto ha sottolineato che «Siamo sull’orlo di una crisi climatica».
La Bianchi sottolinea che «Le parole del presidente Mattarella non possono cadere nel vuoto: ci aspettiamo che da subito il governo assuma immediatamente i provvedimenti necessari a rendere concreto e spedito il processo di decarbonizzazione dell’Italia permettendoci di rendere concreto quanto previsto dall’accordo di Parigi sul clima e che assuma azioni diplomatiche concrete per rilanciare a livello internazionale la mobilitazione globale sulle politiche climatiche. Purtroppo nonostante i cambiamenti climatici siano tra le prime preoccupazioni degli italiani, come rivelano recenti sondaggi, la politica continua ad anteporre le parole alle azioni che, invece, sono urgenti, visto che il tempo a nostra disposizione sta drammaticamente scadendo. Gli ultimi 5 anni sono stati i più caldi mai registrati e gli scienziati continuano lanciare allarmi su una situazione sempre che è sempre più ad alto rischio».

La presidente del Panda italiano ha concluso: «Le parole del Presidente della Repubblica sono un ulteriore e autorevole segnale di come, ormai, affrontare la crisi climatica sia una priorità nazionale. L’altro è la mobilitazione di tante ragazze e tanti ragazzi che il prossimo 15 marzo si mobiliteranno nello “Sciopero globale per il futuro”, per prendere in mano il proprio destino e chiedere risposte alle istituzioni riguardo gli obiettivi sul clima stabiliti dall’accordo di Parigi: siamo con loro e con la loro voglia di ‘farsi sentire’ per svegliare i governi che continuano a comportarsi come se i cambiamenti climatici non fossero una emergenza da affrontare oggi. Il Wwf, che ha offerto il proprio supporto attraverso la community di Wwf YOUng, li sosterrà con entusiasmo perché loro rappresentano l’energia necessaria per costruire una società, un’economia amica del Pianeta».

Anche Italia Nostra aderisce allo sciopero del 15 di marzo e la presidente dell’associazione, Mariarita Signorini, ha sottolineato che «Gli eventi del passato autunno hanno riproposto con drammaticità la necessità di investire risorse e ricerca per affrontare l’impatto del riscaldamento globale sul nostro territorio. Se la Pianura Padana, insieme alle Alpi, è un hot spot del clima mondiale e sfiora i 2,5° centigradi in più rispetto alle medie di un secolo fa, con effetti gravi sulla salute delle persone, sulle acque e sulle rese agricole, il resto d’Italia non se la passa tanto meglio. La media della temperatura nell’ultimo secolo, come per tutto il globo terrestre, è cresciuta di un grado e la nostra piccola penisola è investita con regolarità preoccupante da fenomeni estremi che prima erano rare eccezioni. Ormai passiamo da piene devastanti a siccità prolungate che impattano sulla fauna, la flora e anche sulle nostre colture, con diminuzioni della produttività agricola. L’Italia paga ogni anno un prezzo alto a questo fenomeno anche perché per decenni non si sono rispettati i vincoli idrogeologici, tollerando l’abusivismo addirittura nell’alveo dei fiumi. Per ridurre l’esposizione delle popolazioni al rischio idrogeologico c’è bisogno di un grande progetto di riqualificazione del territorio: delocalizzare gli edifici e le infrastrutture dalle aree più vulnerabili; consolidare i versanti delle montagne e delle colline con interventi di rinaturalizione ambientale e rimboschimento; ridare valore agli strumenti di pianificazione urbanistica e paesaggistica improntandoli a criteri di tutela, equilibrio, sostenibilità ambientale».

La Signorini conclude: «Per questo Italia Nostra ha aderito alla giornata di “Sciopero del Clima” (ClimateStrike), nata per ispirazione dell’adolescente svedese Greta Thunberg, che si sta diffondendo in tutto il mondo, coinvolgendo i giovani in un nuovo impegno ecologico. L’associazione non poteva che stare al loro fianco, organizzando anche un convegno a Parma lo scorso 9 marzo 2019 su alcuni effetti del cambiamento climatico sul Nord Italia, dovuti anche alla particolare conformazione geografica della Val Padana, il cosiddetto “catino” formato dalle Alpi e dall’Appennino. I volontari delle nostre sezioni e il Gruppo Giovani di Italia Nostra parteciperanno alle iniziative indette in tutto il Paese per manifestare una preoccupazione condivisa da tutta l’associazione».