Riceviamo e pubblichiamo

Base militare a Coltano, il Governo tira dritto

Una città in comune - Partito della Rifondazione Comunista rilanciano la mobilitazione

[22 Aprile 2022]

Interrogato dalle parlamentari di Manifesta, il governo tira dritto sul progetto della base militare a Coltano. Non solo insiste su questa localizzazione, ritenuta strategica per la vicinanza con l’aeroporto militare di Pisa, ma spiega che si tratta di una scelta assunta da tempo, come denunciamo da settimane. Sono dunque confermate, nella loro gravità, le responsabilità politiche e le omissioni dei partiti che governano, dal livello nazionale a quello locale, e che hanno assunto questa decisione.

Il governo conferma anche la procedura speciale per l’attuazione del progetto, annunciando addirittura il ricorso a un commissario straordinario per attuare procedure ulteriormente semplificate, dando un altro schiaffo a qualsiasi forma di partecipazione della cittadinanza. Non una parola sulle preoccupazioni degli abitanti di Coltano, sugli allevatori e i produttori agricoli. Non una parola sul parere negativo del Parco di San Rossore e del suo comitato scientifico. Dopo aver tenuto per più di un anno il progetto nascosto, ora il governo fa finta che non esista una vasta e forte mobilitazione contro la base e tira dritto, senza nessun imbarazzo.

Sulla questione del finanziamento, è confermata la spesa che abbiamo denunciato negli scorsi giorni: ben 190 milioni di euro. Non cambia che queste risorse provengano dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e non dal PNRR, cosa su cui chiediamo di avere accesso ai documenti che lo dimostrano. Si tratta comunque di risorse pubbliche che non è ammissibile vengano utilizzate per l’ulteriore militarizzazione del territorio e per la devastazione ambientale.

Il governo e i partiti che lo sostengono, dal Pd alla Lega, continuano a camuffare questa nuova infrastruttura militare, una colata di cemento armato pronta alla guerra, come un’opera “green” dotata di pannelli solari e di un asilo nido: un’altra offesa alla cittadinanza e a quanti si battono per una vera sostenibilità ambientale.

Diventa ancora più importante proseguire la mobilitazione cominciata con la grande assemblea del 19 aprile a Coltano, in vista dell’incontro che si terrà il prossimo 4 maggio a Firenze tra Ministero dei trasporti, Regione, Comune di Pisa, Parco e Arma dei carabinieri, e della manifestazione nazionale contro la base e la militarizzazione del territorio, del prossimo 2 giugno. La nostra posizione non cambia: non un centesimo per la base militare, non un metro quadrato di parco né di nessun’altra superficie. Lo sviluppo e la coesione si fanno finanziando scuole, sanità, alloggi popolari e lavoro di qualità, ascoltando e tutelando il territorio e rispettandone le autentiche vocazioni.

In questo percorso, rilanciamo anche il presidio sotto il Comune martedì 26 aprile pomeriggio, affinché il Consiglio comunale prenda una chiara posizione e dia un mandato al sindaco per l’incontro del 4 maggio, per il ritiro del progetto e il no alla base a Coltano o altrove.

di Una città in comune – Partito della Rifondazione Comunista