[03/02/2010] News

Al via un accordo di cooperazione fra Cosvig e Serbia

C'è un filo, neppure troppo sottile, che collega la Serbia alla Regione Toscana. Un filo che sta tutto in una parola: ecosostenibilità. Da quando è stato sottoscritto, lo scorso autunno, l'atto ufficiale che ha sancito formalmente l'avvio delle relazioni di scambio con  la Serbia Meridionale, finalizzato a regolare i rapporti reciproci con il territorio geotermico della Toscana e nell'ambito del quale le parti si impegnano a collaborare per promuovere le energie rinnovabili, si sono infittite le occasioni di incontro in un'ottica  di cooperazione internazionale fra i due paesi. Giovedì 4 febbraio (ore 9,30) una nutrita  delegazione serba, composta da rappresentanti dei Distretti di Jablanica  e Pcjnia (Serbia meridionale), è attesa a Siena  nel Palazzo della Provincia (Sala della Giunta) per un primo briefing di lavoro. L'Agenda è fitta di appuntamenti. Il benvenuto sarà dato dall'assessore provinciale all'ambiente, energia e cooperazione internazionale Gabriele Berni, unitamente ai rappresentanti della CCIAA di Siena, della società Icaro che con il Cosvig (le trattative sono state seguite direttamente dal presidente Piero Ceccarelli) ha avviato relazioni di scambio e collaborazione con la Camera di Commercio di Leskovac e le municipalità  di Medvedza, Vranje e Bujanovac (distretti di Jablanica e Pcinja).

La delegazione serba  effettuerà poi una visita alle strutture produttive del Distretto delle Energie Rinnovabili: Parvus Flos di Radicondoli, la Centrale geotermica di Monterotondo Marittimo, il Caseificio San Martino che utilizza vapore endogeno nel processo di produzione del formaggio, l'impianto eolico di Montecatini Val di Cecina, la centrale di Teleriscaldamento di Pomarance e la struttura del CITT (Centro internazionale di Trasferimento delle tecnologie rinnovabili) e del CEGL (Centro di eccellenza per la Geotermia). Una visita sarà effettuata anche al parco geotermico delle Biancane e al Museo della Geotermia di Larderello. Inoltre, venerdi 5 febbraio, a Pomarance nel teatro De Larderel (a partire dalle ore 9,30) sono previsti incontri bilaterali  tra la delegazione serba e i sindaci, imprenditori, tecnici  ed esperti del comprensorio geotermico, all'interno di un workshop internazionale a cui sono invitati tutti gli attori locali del territorio geotermico toscano.

L'obiettivo della cooperazione fra Serbia Meridionale e Distretto delle Energie Rinnovabili in Toscana è di consentire allo Stato dei Balcani, uscito martoriato dalla guerra, la promozione di una politica energetica orientata alle rinnovabili, producendo energia pulita in una vasta area al confine con il Kosovo, ispirandosi al modello toscano fino a pensare di estendere questa iniziativa anche in altre parti del paese.  Il  Consorzio  Sviluppo  Aree  Geotermiche toscano  contribuirà con la propria esperienza proponendo indicazioni sulla valorizzazione energetica delle risorse dell'area interessata pur nel rispetto del patrimonio ambientale delle regioni interessate e in un'ottica di conservazione nel tempo della risorsa stessa.

"La Regione - ha detto l'assessore alla tutela ambientale e all'energia, Annarita Bramerini - seguirà con estremo interesse gli sviluppi della collaborazione con la Serbia nel campo della promozione energetica, intensificando i rapporti di cooperazione internazionale, peraltro già avviati anche per altri progetti". Su questa linea si è espresso anche l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Armando Varricchio garantendo il suo appoggio.

"Il Cosvig  - fa sapere il presidente Piero Ceccarelli - in collaborazione con la società Icaro, sta puntando sugli sviluppi futuri di una cooperazione fra la Toscana e questo vasto comprensorio della Serbia Meridionale che ha caratteristiche simili al nostro territorio  sui temi dell'energia rinnovabile e, in particolare, della geotermia". I tecnici del Cosvig, società consortile a responsabilità limitata costituita da Enti Locali Pubblici che promuovono iniziative di sviluppo socio economico sul territorio, facilitando gli adempimenti tecnici e finanziari legati all'utilizzo della risorsa geotermica e alla diffusione delle energie rinnovabili, hanno preparato un progetto audace per la Serbia che tiene conto del giacimento dei fluidi geotermici,  di sicuro interesse in un comprensorio che ha sviluppato finora  la risorsa soltanto nel termalismo, trascurando l'utilizzo a fini energetici, termici ed elettrici e negli usi diretti del calore endogeno. Appaiono inoltre  evidenti le enormi potenzialità per la presenza di risorse di biomassa forestale che caratterizzano l'area: legname in parte esportato  ed utilizzato nell'industria del mobile locale.

Il progetto si ispira all'iniziativa toscana del Distretto delle Energie Rinnovabili, oggi alla ribalta internazionale per essere tra le più significative esperienze a livello europeo sulla sostenibilità ambientale e sull'utilizzo della geotermia.

In concreto  sarà avviato un  percorso di scambio di tecnologie, di conoscenze e di collaborazione volto a supportare i processi di valorizzazione e sviluppo delle risorse energetiche locali e la geotermia, in particolare, di cui la regione della Serbia Meridionale appare particolarmente ricca.

Il Consorzio Toscano è un'organizzazione polivalente dove le buone idee - come dimostra questo accordo internazionale- non hanno confini.

 "I progetti - come si prevede nell'accordo con la Serbia- si identificano  e consentono di definire e realizzare  azioni in grado di favorire uno sviluppo socio economico comprensivo di una valorizzazione strategica delle risorse energetiche rinnovabili e a stimolare e coordinare iniziative di sviluppo nell'ambito di una programmazione territoriale integrata".

Il Cosvig (e di conseguenza il Distretto, che pur rappresenta l'altra faccia di una stessa medaglia) viene indicato come  un modello facilmente esportabile e replicabile seguendo lo schema di gestione di tipo consortile e/o associazionistico, finalizzato alla tutela e alla valorizzazione delle risorse rinnovabili e basato su collaborazione, coordinamento e scambio di informazioni sull'esempio dalla positiva esperienza realizzata in Toscana.

Firenze, 1 febbraio 2010

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