[05/02/2010] News toscana

Toscana, ferrovie secondarie: strumento di rilancio del turismo ambientale e culturale

FIRENZE. Ieri Legambiente Toscana presentando il rapporto Pendolaria 2009 ha messo in evidenza come anche nella nostra regione sia necessario investire per migliorare la mobilità su ferro con interventi sulla rete e sul materiale rotabile in particolar modo per il trasporto locale. Tra l'altro oltreché far bene all'ambiente la scelta di questa strada darebbe impulso anche al turismo di qualità.

Infatti le ferrovie secondarie percorrono spesso zone di pregio naturalistico, sulle quali il treno può rappresentare lo strumento nell'ambito della promozione del turismo culturale e ambientale. Un esempio su tutti è rappresentato dalla ferrovia Siena-Grosseto. «Il servizio turistico del Treno Natura, che da oltre 10 anni percorre le ferrovie da Siena verso Grosseto, è attualmente il più importante a livello italiano- ha sottolineato lo storico, esperto di ferrovie e docente universitario Stefano Maggi- A parte l'innovazione del Treno Natura, la linea ferroviaria Siena-Grosseto non è stata potenziata negli ultimi anni, eppure ha ormai una notorietà internazionale e notevoli potenzialità di recupero sia nel traffico turistico sia nei collegamenti diretti Grosseto-Firenze, per i quali garantisce l'itinerario ferroviario più breve: 199 km contro 229 km del percorso via Pisa. Inoltre potrebbe servire per i collegamenti dalla Valdichiana verso il mare».

In effetti su questa (e anche su altre linee) i servizi sono carenti, le stazioni non hanno più neppure le sale di attesa, talvolta è difficile persino trovare i biglietti e non c'è integrazione intermodale del servizio pubblico cioè treni e pullman non sono coordinati.

Maggi fornisce alcune indicazioni di merito per migliorare il servizio sulla linea: «Sono oggi indispensabili alcuni lavori per garantirne la possibilità di rilancio come aumento dei posti d'incrocio per consentire lo scambio dei treni che viaggiano in senso opposto. Nuovi posti d'incrocio servono a Murlo, Salceta, Civitella Paganico, Sticciano. A Murlo (18 km da Monte Antico) o Salceta (10 km da Monte Antico) sono assolutamente indispensabili, vista la lunghezza (27 km) della tratta Monte Antico-Buonconvento tutta a binario unico. Inoltre- conclude Maggi- è necessario riutilizzare la ferrovia da Siena a Monteroni d'Arbia o Buonconvento in funzione di metropolitana di superficie, con una nuova gestione locale dei treni, coordinata con quella dei bus e con un'attenzione forte al territorio»

 

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