[10/02/2010] News toscana

Assemblea pubblica sulla centrale a biomasse nel porto di Livorno

LIVORNO. La centrale a biomasse progettata da Porto energia (controllata Compagnia portuali) è al centro di un'assemblea pubblica organizzata da Medicina democratica per sabato alle 16 presso la Circoscrizione 2 scali Finocchietti. Obiettivo dell'incontro, informare cittadini ed associazioni sui «molti aspetti negativi e nocivi per la salute della centrale proposta, sulla sua estraneità al piano energetico regionale, sul fatto che Livorno è già oggi ufficialmente un'area ad alto rischio industriale e da bonificare dalle massicce emissioni atmosferiche attuali».

All'assemblea pubblica, dove sarà distribuito un dossier curato da Medicina democratica sulla base dei documenti ufficiali acquisiti, parteciperà una delegazione dell'"Assemblea 29 giugno" di Viareggio, e si parlerà anche dell'alto rischio Gpl presente a Livorno. Parteciperà anche Rossano Ercolini della Rete nazionale ritiuti zero.

All'iniziativa aderisce anche il Comitato contro il rigassificatore di Livorno che dà un giudizio negativo sui progetti energetici della provincia. «Livorno ha guadagnato il poco ambito titolo di "città ad alto rischio d'incidente catastrofico"- spiegano dal Comitato. Se poi si pensa che la classe politica che ci governa sostiene il progetto di un pericoloso e sperimentale rigassificatore da posizionare davanti al nostro litorale, e di una centrale a biomasse che tutti gli studi del settore dimostrano essere oltre che onerosa e inutile, estremamente inquinante, pensiamo sia giunto il momento di dire chiaro e forte che non ci stiamo più a subire passivamente la devastazione del territorio e delle nostre stesse vite, e che vogliamo un'inversione di rotta decisa e radicale, che abbia come priorità la salvaguardia della natura e della nostra esistenza. Scelte inattuali come quelle che i nostri governanti stanno cavalcando non producono né posti di lavoro né ricchezza. In tutto il mondo si guarda oramai alle energie rinnovabili e a sistemi alternativi di produzione come risorse a cui rivolgersi per il prossimo futuro. Per contrastare tutto questo - concludono i membri del Comitato - aderiamo, e invitiamo a partecipare, all'incontro organizzato da Medicina democratica».

 

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