[12/03/2010] News toscana

Elba: la Gdf sanziona peschereccio a strascico in zona vietata

PORTOFERRAIO (Livorno). Continuano gli interventi ispettivi e di controllo del reparto operativo aeronavale toscano della Guardia di finanza nel settore della pesca e a tutela dell'ambiente marino. «Persiste, purtroppo - si legge in un comunicato della Gdf - il fenomeno della pesca a strascico illegale, operata, spesso nottetempo, sottocosta ovvero in zone espressamente vietate, delle volte anche mediante l'impiego di attrezzature non consentite».

L'ultimo intervento in ordine di tempo è stato effettuato dall'equipaggio della vedetta V.630 della sezione operativa navale di Portorferraio, che stamattina, ad una distanza di circa 6 miglia nautiche dalla costa di Marciana Marina (LI), ha sorpreso il peschereccio Cesarina, della marineria di Piombino, «intento ad effettuare la pesca a strascico in una zona vietata, in un tratto di mare in cui vige infatti il permanente divieto della pesca e dell'ancoraggio per la presenza di cavi elettrici sottomarini che asservono l'isola della Capraia (LI) all'Elba.

Le Fiamme Gialle hanno immediatamente intimato l'alt al Comandante dell'unità da pesca ed un volta riuscite abilmente a trasbordare a bordo in ragione delle pessime condizioni meteomarine, gli hanno contestato l'infrazione, invitandolo al recupero della grande rete trainata».

L'azione della GdF ha consentito il recupero del capiente "sacco" e la reimmissione in mare del pescato. I finanzieri hanno poi proceduto al sequestro delle attrezzature da pesca impiegate: una rete lunga oltre 50 metri ed alta 3 e due divergenti in ferro, gli accessori posti a poppa per mantenere largo e capiente il sacco trainato, per un valore complessivo stimato in 15.000 euro.

Il reparto operativo aeronavale informa che «Il comandante del "Cesarina" è stato sanzionato in via amministrativa per 2.000 euro con conseguente segnalazione alla competente autorità marittima, mentre una specifica comunicazione è stata inoltrata alla direzione provinciale dell'Enel di Livorno al fine di verificare se l'azione fraudolenta rilevata abbia o meno causato danni alla rete elettrica sottomarina.

L'intervento dell'equipaggio delle Fiamme Gialle, non da ultimo, ha comunque rappresentato un bene anche per i quattro pescatori professionisti imbarcati, atteso il non remoto e potenziale rischio dovuto alla presenza dei tiranti in acciaio posti ai lati della rete trainata, che avrebbero potuto generare e condurre sino a bordo una violenta scarica elettrica in caso di significativa lesione delle condotte poste sul fondale marino».

Dall'inizio del 2010, gli equipaggi delle 14 unità navali della Gdf dei tre comandi dipendenti dal reparto operativo aeronavale di Finanza di Livorno, hanno già sequestrato 7 reti a strascico e relativi divergenti, 4 o reti da posta, alcune delle quali posizionate senza i previsti segnali vicino a porti ed approdi, e comminato verbali a 8 operatori della pesca.

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