[09/04/2010] News

Istituite 4 nuove aree marine protette

FIRENZE. Con gran fatica ma il traguardo è stato raggiunto. Sono state istituite dal ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con il ministro dell'Economia e delle finanze, 4 nuove aree marine protette che portano il totale nazionale a 30 (più 2 parchi nazionali con perimetrazione a mare), dato che consolida il primato italiano del mare protetto nel bacino del Mediterraneo (ed in Europa).

Non tutto è stato rose e fiori considerato l'iter burocratico farraginoso che ha allungato i tempi di istituzione, nonostante che vi fosse pieno accordo con gli enti locali già raggiunto alcuni anni fa.

Soddisfatta in ogni modo Legambiente: «salutiamo queste nuove aree marine protette con grande piacere - ha dichiarato Sebastiano Venneri, vicepresidente dell'associazione - e ci piace segnalare che in questo caso gli enti gestori sono stati individuati già all'atto dell'istituzione, incentrando la gestione sugli enti locali e i parchi già presenti sul territorio. Un esempio concreto di gestione integrata della fascia costiera. Bene ha fatto il ministro Prestigiacomo a portare a termine, con coerenza istituzionale, il lavoro avviato dai suoi predecessori».

Le nuove aree destinate a particolare tutela sono: le Secche della Meloria (vedi link a fondo pagina); "Torre del Cerrano", prima area marina protetta abruzzese, che sarà gestita da un consorzio costituito tra Regione Abruzzo, provincia di Teramo e comuni di Silvi e Pineto; "Costa degli Infreschi e della Masseta" e "Santa Maria di Castellabate", sulle coste cilentane, che saranno gestite dal Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ma con l'attivo coinvolgimento nella gestione dei comuni di Camerota, S. Giovanni a Piro e Castellabate.

«Tutte queste nuove aree marine protette- ha ripreso Venneri- rispettano i protocolli tecnici per la nautica e la subacquea sostenibili, adottati dal ministero con le associazioni di categoria, gli enti gestori e gli ambientalisti. Tuttavia, non possiamo non sottolineare, ancora una volta, che il settore delle aree marine protette, che continua a crescere, necessita con urgenza di un riordino normativo e di essere finanziato e sostenuto in maniera adeguata ai compiti assegnati, che sono quelli di governare in maniera sostenibile il mare e la fascia costiera. Auguriamo da subito buon lavoro ai nuovi enti gestori, a cui cercheremo di non far mancare il nostro sostegno a livello locale e nazionale» ha concluso il vicepresidente di Legambiente.

 

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