[05/08/2009] News

Associazioni ambientaliste parzialmente soddisfatte dopo consiglio regionale abruzzese sul Piano-Casa

FIRENZE.  Le associazioni ambientaliste Legambiente, Lipu, Wwf, Fai e Italia Nostra, che aveva definito "Legge Attila" la versione abruzzese del Piano-Casa, possono cantare vittoria seppur parziale: «è stato fermato parzialmente il blitz estivo pro-cemento grazie alla vigilanza delle associazioni e al ruolo di mediazione svolto dal Consiglio Regionale.   Ora attendiamo  il testo finale per esprimere un parere definitivo perché comunque questa è una norma che aumenta il cemento sul territorio» commentano le associazioni.  Nel merito, pare che alcune norme tra le più contestate siano cassate: tra queste quella relativa alle strutture turistiche che avrebbero potuto chiudere terrazzi, verande e logge, quella che permetteva di allargare del 20% non solo le piccole abitazioni ma tutti gli edifici, residenziali e non e per qualsiasi cubatura, e quella relativa alle aree e agli edifici da escludere che permetteva interventi anche nei centri storici e sugli edifici vincolati. Per le associazioni ambientaliste «appare evidente che l'obiettivo di ottenere un governo del territorio fondato sulla sostenibilità ambientale non può essere colto in questo modo, con tentativi di blitz estivi pro-cemento in cui spicca il ruolo giocato da alcuni funzionari nel proporre scelte dirompenti senza alcun confronto con la società abruzzese, se non con i costruttori. Su questo aspetto la Giunta deve riflettere, anche in vista del dibattito sulla nuova legge urbanistica» concludono Legambiente, Lipu, Wwf, Fai e Italia Nostra.

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