[30/06/2010] News

La legge antinucleare della California? Areva: «In un modo o nell’altro cambierà»

LIVORNO. Greenpeace Usa non è certamente rassicurata per le notizie di crisi del gigante nucleare Areva che vengono da oltreoceano e dall'agenzia di rating Standard & Poor's: «Saremmo dei pazzi ed hippies che vogliono tornare a vivere nelle caverne se pensassimo che Areva sia già fuori gioco». Gli ambientalisti statunitensi si riferiscono a quanto detto a Forbes dal capo di Areva, Anne Lauvergeon (Nella foto), che ha assicurato che ad aprile la sua impresa ha firmato un accordo per realizzare un nuovo reattore nucleare a Fremont, in California. Per Greenpeace Usa «E' illegale costruire un nuovo reattore nucleare in California», ma la Lauvergeon ribatte dalle colonne di Forbes che «Non c'è soluzione senza il nucleare. La legge della California in un modo o nell'altro, cambierà».

L'ottimismo è inossidabile: non solo Areva è sommersa dai debiti, ma la rinascita nucleare degli Usa per ora è fatta di un solo reattore in costruzione che non sarà pronto prima del 2016, nonostante il pieno sostegno (e 18,5 miliardi di dollari) al nucleare dato negli anni passati da George W. Bush. Anche le garanzie di prestiti per 54 miliardi di dollari proposte da Obama per ora si sono tradotte in offerte per Southern Co.'s Georgia Power per costruire un paio di reattori Westinghouse nel suo impianto di Vogtle vicino a Waynesboro, in Georgia.

Areva spera nell'amico americano, ma negli Usa il nucleare era e resta ancora di più al palo perché, come spiega proprio Forbes, «Quasi tutte le tre dozzine di altre proposte, nel loro insieme, rimangono in attesa indefinitamente per i prezzi dell'elettricità che restano elevati, in parte perché i prezzi dell'energia elettrica hanno registrato un netto calo con il costo del gas naturale. Una volta costruiti, i reattori nucleari producono un sacco di energia a basso costo. Ma i costi iniziali relativi alla progettazione, autorizzazione e costruzione sono così elevati che le new nukes diventano economiche solo con una combinazione di generosi sussidi ed  elevati prezzi dell'elettricità». Se lo dice Forbes...

Ma la Lauvergeon continua a scommettere su U.S. Areva, che sta realizzando con Northrup Grumman in Virginia componenti per centrali nucleari. Recentemente i francesi hanno ottenuto 2 miliardi dollari di prestiti dal dipartimento per l'energia Usa per costruire un impianto di arricchimento dell'uranio in Idaho e stanno costruendo un impianto in Carolina del Sud per trasformare il plutonio dei missili nucleari smantellati in combustibile per i reattori nucleari.

Nonostante le disavventure finlandesi, il progetto americano più importante di Areva resta l'L'Us-Epr, che sembrerebbe uno dei favoriti per ricevere i prestiti di garanzia nucleari obamiani. Constellation Energy ed Electricité de France (Edf) sperano di costruire l'Epr statunitense a Calvert Cliffs, una centrale di Constellation nel Maryland. Dovranno vedersela con il progetto di NRG Energy che vuole aggiungere due reattori Toshiba al suo progetto nel sud del Texas.

La Lauvergeon basa la sua fiducia sul fatto che Areva è la grande multinazionale nucleare nel mondo, occupando tutta la filiera: estrazione dell'uranio, arricchimento, produzione di combustibile, progettazione e realizzazione di reattori, rifornimento e ritrattamento e "smaltimento" delle scorie. Per questo vorrebbe sfondare negli Usa, dove non possiede nessuno dei 104 reattori nucleari presenti, per contrastare la concorrenza di  General Electric e Westinghouse (di proprietà della Toshiba) e chiede addirittura di cambiare le leggi antinucleari della California, convinta che gli Usa possano essere una nuova fonte di entrate per tamponare la sua crisi. Forbes avverte: «Qualcun altro con così tanto in gioco potrebbe sembrare deluso per il lento ritmo di sviluppo (del nucleare, ndr), ma non la Lauvergeon: «Non sono affatto scoraggiata» ha detto».Forse scoraggiati cominciano ad essere gli azionisti di Areva, viste le disavventure economico-finanziarie del gruppo.

Greenpeace Usa, mentre è ancora in corso la tragedia ambientale del Golfo del Messico provocata dalla britannica Bp, è più che arrabbiata per l'ennesima intromissione di una multinazionale straniera negli affari interni degli Usa, con addirittura la richiesta di cambiare le leggi di uno Stato importante come la California. «Perché dicono questo? - si chiede l'associazione - I reattori nucleari sono illegali. Un'avventura. A quanto pare, nemmeno la legge è un ostacolo per le ambizioni di Areva, La legge? Areva se la ride di fronte alla legge. "In un modo o nell'altro, la cambieremo"' dice Anne Lauvergeon. Questo suona come una minaccia o come disperazione?».

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