[13/07/2010] News

L’Ue approva Iter, i costi della fusione nucleare mettono a rischio i finanziamenti per gli obiettivi energetici?

LIVORNO. Il Consiglio agricoltura dell'Unione europea  ha adottato le conclusioni sul futuro finanziamento dell' International Thermonuclear Experimental Reactor (Iter), come punto A, quindi accordato senza dibattito perché già previamente accordato dai rappresentati diplomatici dei paesi membri.

Iter è un reattore deuterio-trizio che dovrebbe essere costruito a Cadarache, in Francia, da un consorzio di cui fanno parte Ue, Cina, Giappone, India, Corea del sud ed Usa (anche se qualcuno con poca convinzione). Il costo previsto è di 10 miliardi di euro..

La presidente del partito Verde Europeo, Monica Frassoni,  ha detto che «La decisione odierna di ribadire l'impegno per il progetto Iter è una ulteriore dimostrazione dell'incapacità della Ue di valutare e di riconsiderare decisioni prese in passato che oggi non hanno alcun senso. incapacità a riconsiderare le decisioni del passato e di adattarsi a una nuova situazione. Tutti i motivi per una inversione di marcia ci sono: I costi di costruzione stimati sono triplicati rispetto alle previsioni (e la costruzione principale non è nemmeno iniziata), la fusione nucleare non potrà aiutare a battere i cambiamenti climatici nei prossimi decenni (se mai si farà) e al contrario drena fondamentali risorse per investire in progetti che possono essere rapidamente operativi. Il Consiglio continua a sognare la fonte energetica perfetta e continua a non tenere in considerazione gli studi internazionali che escono ogni giorno da organismi diversi e che giungono in modo uniforme alle stesse conclusioni : le fonti rinnovabili saranno in grado di coprire l'approvvigionamento energetico dell'Ue entro il 2050 e le tecnologie di efficienza energetica possono già da oggi contribuire a ridurre il consumo di energia. Dato che la fusione non sarà commercialmente disponibile prima di molti decenni, é chiaro che essa è irrilevante per il futuro energetico dell'Europa nei prossimi anni. Totalmente inaccettabile é poi il fatto che il Consiglio chieda alla Commissione di dare la preferenza al finanziamento Iter a scapito di altri progetti più rilevanti nel quadro della strategia Ue 2020. 1,4 miliardi di euro stanziati per il 2012 e il 2013 per i programmi europei per l'innovazione e la ricerca non nucleare, istruzione, trasporti, reti energetiche e la riduzione della povertà, secondo il Consiglio, devono semplicemente essere trasferiti per risolvere la mancanza di finanziamento del progetto Iter. Questo è una vera e propria beffa e un modo assolutamente scandaloso di gettare al vento preziosissime risorse pubbliche. La soluzione meno costosa é chiaramente quella di abbandonare il progetto prima che la costruzione principale inizi. E' incredibile che questo non è stato tuttavia in considerazione dal Consiglio. La Commissione e il Parlamento europeo devono a questo punto reagire. La decisione odierna dimostra ancora una volta il deficit democratico dell'Ue nucleare. Malgrado le importanti conseguenze per il bilancio dell'Ue, questa decisione sia stata presa senza discussione in Consiglio, senza previa consultazione del Parlamento e senza una corretta informazione al pubblico. In vista delle difficili decisioni in vista sulle prospettive finanziarie dell'Ue il Parlamento dovrà difendere gli obiettivi  della strategia comunitario 2020 e impedire il dirottamento di risorse fondamentali a realizzare la rivoluzione verde in Europa a vantaggio di grossi gruppi industriali e tecnologie pericolose».

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