[15/11/2010] News toscana

Toscana seconda in green economy?

FIRENZE. Secondo la Fondazione Impresa, emanazione della Cgia di Mestre, la Toscana è seconda in green economy tra le regioni italiane. «Un risultato che apprendiamo con soddisfazione e di cui siamo orgogliosi e che testimonia il forte impegno che abbiamo investito su questo fronte» ha commentato l'assessore all'ambiente e energia Anna Rita Bramerini. La Fondazione ha pubblicato il primo indice italiano della green economy prendendo tre parametri (energie da fonti rinnovabili, agricoltura biologica, raccolta differenziata dei rifiuti) in base ai quali il Trentino Alto Adige si è piazzato al primo posto. Poi la nostra regione. «Ci fa piacere che il lavoro e le scelte avviate in questi anni abbiano trovato un ulteriore riconoscimento  ma ciò che conta è che il risultato mostra quanto sia vantaggioso valorizzare le imprese che promuovono le rinnovabili e che fanno dell'efficienza ambientale la loro mission.  Sono dati che ci confortano e dimostrano che è bene continuare a lavorare in questa direzione a partire dal prossimo Piano di sviluppo regionale puntando su un minor consumo di materie prime, un minor consumo energetico, un minor consumo di acqua, di suolo, una minore produzione di rifiuti. L'impegno è quello di cercare di fare della green economy un possibile motore di rilancio dell'economia della nostra regione attorno al quale favorire anche la nascita di nuova occupazione e di innovazione tecnologica» ha concluso Bramerini.

Come ogni volta che esce una classifica degna di qualche rilievo ci sono contenti e scontenti, e successive arrivano le polemiche. Nemmeno questa prima edizione dell'Indice Ige (Indice green economy) pensiamo si sottrarrà a questa che è divenuta ormai una regola anche perché bisognerà spiegare come mai la Puglia è ultima. Ci ha provato Cristina Cama della Fondazione Impresa «abbiamo dovuto mettere a punto un sistema in grado non solo di fotografare lo stato di fatto, ma anche di dar conto dell'impegno delle diverse regioni. Abbiamo vagliato diverse possibilità e alla fine abbiamo deciso di utilizzare tre parametri, tre antenne, per rilevare il tasso di Green economy di ogni regione: l'energia da fonti rinnovabili, l'agricoltura biologica e la raccolta differenziata dei rifiuti. A partire poi dal prossimo anno, contiamo di fornire un'immagine più dinamica dello stato dell'arte».

Concludiamo sottolineando il fatto che la raccolta differenziata - anche se importante - non è un parametro molto oggettivo per una serie di questioni, non ultima quella che in Italia solo la Toscana ha dati validati da un ente terzo.

 

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