[09/12/2010] News toscana

Le province toscane ribadiscono le loro preoccupazioni per il Tpl

FIRENZE. Le province toscane sono state convocate in Regione dalla commissione Mobilità e infrastrutture, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd), per fare il punto sulla situazione del trasporto locale. In questo settore forse più che in altri la situazione è drammatica. Le amministrazioni provinciali conoscono la congiuntura particolarmente sfavorevole ma non hanno nascosto le preoccupazioni per gli effetti dei tagli sui servizi di trasporto pubblico locale con ricadute sull'occupazione e sull'ambiente.

«La situazione è problematica. I pesanti tagli della manovra nazionale rischiano di mettere in crisi non solo il servizio, vitale per lavoratori, pendolari e cittadini, ma anche l'occupazione, con esuberi nelle aziende, e le politiche di contenimento dell'inquinamento - ha sottolineato Mattei -  Oltre certi limiti i tagli non saranno gestibili, e le province chiedono alla Regione di essere coinvolte, non solo in questa difficile fase di passaggio ma anche nella riforma complessiva del settore. Da parte della commissione, quindi, la piena disponibilità ad ascoltare e farsi portavoce delle esigenze del territorio, per promuovere un confronto costante verso il riassetto dell'intero sistema» ha concluso Mattei.

Nella riunione è stata valutata anche l'ipotesi dell'attenuazione, da parte della Regione, dell'impatto dei tagli limitando la riduzione delle risorse al 10% invece del 40-50%. Per le province la situazione rimarrà problematica sia per la gestione del momento contingente che per la programmazione dei prossimi anni, in cui si prospetta la necessità di una gara e un soggetto unico per l'intero territorio regionale.

Alfiero Ciampolini, direttore del Circondario Empolese-Valdelsa, ha sottolineato che «l'organizzazione dei servizi territoriali va decisa a livello territoriale, e quindi la gara unica regionale non potrà che essere il punto di arrivo di un processo che coinvolge tutti». Sulla stessa linea anche l'assessore Stefano Giorgetti, che ha parlato per la provincia di Firenze e per l'Upi (Unione delle province) ribadendo che «l'impegno è innanzi tutto quello di non danneggiare i pendolari».

L'assessore provinciale di Arezzo Antonio Perferi, ha parlato di un «panorama "sconvolgente", con le amministrazioni costrette a vivere alla giornata per gestire gli affidamenti provvisori ed evitare contenziosi. In Umbria hanno impiegato tre anni per passare da 4 gestori ad uno unico. Qui in Toscana siamo chiamati a passare da 31 a uno in tempi molto più stretti: la questione rischia di essere esplosiva». L'assessore della provincia di Pisa Gabriele Santoni, ha evidenziato le ricadute sugli aspetti ambientali: «i tagli al trasporto pubblico locale innescheranno un meccanismo complesso che andrà a toccare anche altri settori: basti pensare alle politiche per limitare il traffico nelle città, con parcheggi scambiatori e azioni volte a favorire l'uso dei mezzi pubblici, che ovviamente salteranno».

Al di là dei tagli del governo è necessario capire se regione e province hanno una linea d'azione comune per salvare il Tpl. Ricordiamo che alle criticità del trasporto su gomma dobbiamo aggiungere i tagli al trasporto locale su ferro i cui effetti saranno evidenti già dalla prossima settimana con l'entrata in vigore del nuovo orario. A parte le enunciazioni tutte volte verso la sostenibilità ambientale, in questa fase le politiche di mobilità sembrano invece tutte indirizzate a favorire l'utilizzo del mezzo privato, che proprio sostenibile, come noto, non è. 

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