[28/12/2010] News

Carburanti: bonus ai benzinai ma non agli agricoltori, schiavi di un modello basato sui combustibili fossili

LIVORNO. Per scongiurare l'annunciato sciopero dei benzinai annunciato entro capodanno, il governo ha confermato il bonus fiscale sulla benzina anche per il 2011. Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha assicurato infatti i sindacati dei benzinai che nel solito mostruoso decreto Milleproroghe ci sarà un bonus fiscale da 24 milioni di euro in loro favore.

Se la serrata dei distributori non ci sarà, lasciandoci liberi di dissetare anche durante le vacanze le nostre auto con diesel e benzina sempre più care, la cosa non soddisfa molto il presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Giuseppe Politi, commenta la notizia che lamenta il mancato "bonus benzina" per il gasolio agricolo.

«Abbiamo chiesto l'intervento del governo per alleggerire un minimo gli asfissianti costi di produzione per le imprese agricole, rintroducendo almeno il bonus sui carburanti, ma ad oggi ci è stato negato - dice Politi - Tra l'altro, più si abbassano le temperature e maggiore è il dispendio per riscaldare le serre. Insomma, per l'agricoltura piove sul bagnato. Ora apprendiamo, da notizie di stampa, che il Governo avrebbe concesso il bonus benzina scongiurando così la serrata dei benzinai: ovviamente non entro nel merito delle legittime istanze dei benzinai, ma l'Esecutivo applica la regola di ‘figli e figliastri'"».

Già al momento dell'approvazione del decreto Milleproroghe la Cia lamentava che «Ancora una volta l'agricoltura è rimasta senza alcuna concreta risposta». E Politi ha detto che «In esso non troviamo traccia dei gravi problemi delle imprese agricole, in termini di interventi per ridurre i pesanti costi delle imprese. Anche in questo frangente il governo si è dimostrato sempre più sordo all'emergenza del settore agricolo. Le aziende sono ormai al collasso, con costi produttivi, contributivi e burocratici opprimenti, con prezzi non remunerativi e redditi sempre più corrosi. Quest'anno più di 25 mila sono state costrette a chiudere. Era indispensabile che con il Milleproroghe venisse reintrodotta l'agevolazione fiscale per l'acquisto del gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra. Questo, però, non è avvenuto. Nostro auspicio, ora, è quello che, in sede di discussione parlamentare del decreto, possano essere introdotti i necessari correttivi, a cominciare, appunto, dall'‘accise zero' sul carburante"».

Ma il governo almeno per ora è rimasto sordo alle richieste degli agricoltori e Politi prosegue: «Come abbiamo espresso un giudizio positivo sulla legge di stabilità che ha reso permanenti le agevolazioni fiscali e contributive a favore della piccola proprietà coltivatrice e delle imprese che operano nelle zone svantaggiate, questa volta dobbiamo riaffermare il nostro più vivo rammarico per la mancata decisione sul gasolio che rischia di aggravare la situazione delle imprese. Il "caro-gasolio, d'altra parte, sta avendo effetti devastanti per le aziende. In un anno il prezzo del carburante ha avuto un'impennata del 25%v del prezzo del carburante agricolo. Da qui la necessità di intervenire tempestivamente».

Dietro questa (giusta) polemica su figli e figliastri dei bonus sui carburanti emerge però quello che molti ricercatori e scienziati denunciano da tempo: un modello agricolo, alimentare e produttivo che dipende dai combustibili fossili e quindi produttore esso stesso di emissioni di gas serra, mentre le organizzazioni internazionali, l'Ipcc, l'Unfccc e la Fao chiedono un'agricoltura "smart" e low carbon come elemento essenziale per combattere ed adattarsi ai cambiamenti climatici.

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