[12/01/2011] News

Germania: la diossina è già sul "mercato"?

FIRENZE. La notizia, che purtroppo era attesa, viene da fonti governative tedesche. La diossina presente in alcuni allevamenti di suini non è stata bloccata a livello della produzione, ma molto probabilmente carne di maiale contaminata è già stata distribuita sul mercato (nel nord della Baviera). Sono state quindi smentite da Gert Hahne, portavoce del ministero dell'Agricoltura della Bassa Sassonia, le voci rassicuranti fornite ieri dal sottosegretario all'Agricoltura, Friedrich-Otto Ripke.

A seguito di queste notizie, per precauzione o per sfiducia, si allunga quindi l'elenco dei paesi che hanno "tagliato" le importazioni dal settore alimentare tedesco, il cui export ora è messo in crisi. Si è aggiunta ora la Cina (un brutto colpo per Berlino) che ha sospeso le importazioni di prodotti contenenti uova e carne di maiale provenienti dalla Germania.

Lo ha annunciato l'amministrazione cinese attraverso l'Agenzia per la sicurezza alimentare che ora sta testando i prodotti importati per scongiurare ogni contaminazione. Intanto in Italia Coldiretti fa sapere che sono già state registrate le prime flessioni dei consumi di formaggi e prosciutti a basso costo (è più probabile che siano di provenienza estera), mentre tengono quelli di uova grazie all'etichettatura di origine e sale la domanda di biologico, tipico e «Doc», soprattutto per i salumi che garantiscono l'origine Made in Italy.

«L'etichettatura si conferma come uno strumento di rassicurazione importante nell'evitare un effetto psicosi nei consumi come si era già dimostrata efficace nei precedenti allarmi sanitari sulla mucca pazza per la carne bovina e per l'aviaria in quella di pollo, con i consumi che si sono ripresi solo dopo l'introduzione dell'obbligo di indicare la provenienza in etichetta - sottolineano da Coldiretti - L'obbligo di etichettatura, tra i prodotti minacciati dall'emergenza diossina, è però in vigore solo per le uova, la carne di pollo, il latte fresco che infatti non hanno risentito di un calo negli acquisti, a differenza dei salumi, mozzarelle e dei formaggi, per i quali l'etichettatura non è obbligatoria».

Sull'argomento l'opposizione torna ad incalzare il governo e cresce la tensione sul piano politico: «Il ministro Fazio non può più tentennare: deve venire immediatamente in Aula a riferire sullo scandalo diossina perché in gioco c'è la salute dei cittadini- ha dichiarato il senatore Aniello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione agricoltura- Il percorso per arrivare ad una legge sull'etichettatura, su cui l'Italia dei Valori si è tanto battuta, è iniziato, ma non è ancora stato portato a termine perché al Governo più che la salute dei cittadini interessano le sorti giudiziarie del premier. Ora ci troviamo nella condizione che su tre prosciutti venduti almeno uno proviene dall'estero e così la carne anonima di maiale, ma anche di coniglio e agnello, continua ad arrivare sulle tavole degli italiani, con buona pace della sicurezza alimentare. Il ministro della salute - ha concluso Di Nardo - ha il compito di garantire i consumatori, si attivi dunque affinché la legge sull'etichettatura abbia un percorso rapido».

 

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