[09/02/2011] News

Anche Rosatom abbandona il pasticcio nucleare bulgaro di Belene?

LIVORNO. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa russa Interfax, che cita un documento interno di Rosatom, il monopolista statale del nucleare russo potrebbe abbandonare il progetto di costruire una centrale nucleare in Bulgaria.

Si tratta della seconda centrale nucleare di Belene (nella foto, della quale greenreport ha parlato più volte), che ha una storia tribolata di abbandoni da parte dei "soci" occidentali e di scontri tra i russi e il governo di destra di Sofia. Eppure a gennaio Rosatom e l'utility energetica bulgara NEK avevano fiormato un protocollo di intesa c per realizzare una project company per costruire la seconda centrale nucleare del Paese balcanico: 2 reattori da 1.050 megawatts.

Interfax rivela che il responsabile del dipartimento marketing e sviluppo di Rosatom, Alexei Kalinin, ha scritto in una lettera interna riservata che la filiale Atomstroyexport di Rosatom potrebbe citare la Nek perché «Il management della Nek è riluttante a firmare un allegato del contratto, nonostante il precedente accordo raggiunto firmato nel dicembre 2010».

I russi sembrano stufi dei continui tira e molla dei bulgari che nel 2006 si erano impegnati a costruire Balene 2 con Atomstroyexport, ma il successivo governo di destra di Boiko Borisov aveva messo in standby nel 2009, dicendo che doveva verificarne la fattibilità.

Ora, secondo quanto scrive Interfax, Kalinin è convinto che la Bulgaria dovrebbe pagare a Rosatom più di una penalità per la cancellazione del progetto e che la società da questo otterrebbe in potenziale profitto, perciò ha raccomandato che la sua impresa si tiri fuori dal pasticcio nucleare di Belene.

Rosatom è stata contattata dalla Reuters ma ha detto di non voler commentare la vicenda, lo stesso ha fatto il ministero dell'energia della Bulgaria che ha detto di non voler commentare informazioni non ufficiali. L'imbarazzo è però palpabile e la tensione tra Mosca e Sofia è di nuovo in aumento.

Secondo Interfax, nella a lettera iservata si dice che Rosatom dovrebbe informare della decisione di mollare tutto i fornitori di attrezzature per il progetto: la tedesca Siemens e la francese Areva e cancellare le ordunazioni. Anche la Fortum il gruppo leader dell'energia in Finlandia, è coinvolta nel progetto di Belene.

Interfax rivela che le accuse di Kalinin: «Il governo bulgaro ha volutamente creato un clima di incertezza intorno a Belene, minando la fiducia degli investitori» e che ha aggiunto: «Non mi i aspetto alcun cambiamento in una politica del genere».

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