2023 anno record per l’energia eolica: aggiunti 116 Gigawatt + 12,5%

Raggiunti globalmente i 1047 GW, ma si può fare molto di più, anche in Italia

[28 Marzo 2024]

Secondo le statistiche preliminari pubblicate dalla World Wind Energy Association nel suo “WWEA Annual report 2023”,  «Nel 2023 il mondo ha aggiunto 116 GW di nuova capacità in un anno, raggiungendo così la capacità totale di 1.047 GW, pari ad una crescita del 12,5%, decisamente superiore al 10,2% del 2022. Ad oggi l’energia eolica genera il 10% dell’elettricità globale con un continuo trend di crescita».

Solo nel 2023, la Cina ha installato circa 75 GW, due terzi della nuova capacità raggiunta. Tra i Paesi Con  i tassi di crescita più elevati c’è il Brasile con il 20,8%, seguito dalla Cina stessa con il 19%. Tassi di crescita ben superiori alla media globale sono stati registrati dai Paesi che sono ad oggi i mercati più dinamici, come i Paesi Bassi con il 34%, la Finlandia con il 22%, il Vietnam con il 24% e il Cile con il 26%. Ma i Paesi che erano stati i principali riferimenti nel settore, Stati Uniti, Germania, India, Spagna e Regno Unito hanno registrato un tasso al di sotto del 10%.

Il segretario generale della WWEA Stefan Gsänger, ha commentato: «A livello globale, l’energia eolica ha fatto buoni progressi, grazie soprattutto alla Cina ma anche al Brasile e ad altri mercati in sostanziale crescita. Nonostante il forte ruolo della Cina, la diversificazione dell’energia eolica in tutto il mondo continua.  Tuttavia, la significativa contrazione di alcuni dei principali mercati è motivo di preoccupazione. L’energia eolica onshore è stata, e deve continuare ad essere, il principale motore della transizione globale verso le rinnovabili. Fornisce i Terawattora di cui il mondo ha bisogno, garantendo al tempo stesso il ruolo attivo delle comunità locali e la distribuzione dei benefici economici tra le società. E’ possibile triplicare la capacità eolica entro questo decennio se l’attenzione è rivolta al livello locale e le politiche consentono modelli partecipativi e inclusivi. I cittadini e le comunità locali, in quanto partecipanti attivi, contribuiscono a rimuovere molteplici barriere e ad aprire la strada a un futuro accelerato delle energie rinnovabili».

L’Associazione nazionale energia del Vento (Anev) che ha rilanciato in Italia il rapporto WWEA, sottolinea che «Negli anni è avvenuta un’importante crescita, infatti, il superamento del milione di Megawatt di capacità eolica globale è avvenuto 25 anni dopo il raggiungimento dei 10.000 Megawatt e 15 anni dopo i 100.000 Megawatt, questo a conferma della continua accelerazione del settore eolico, grazie anche alla maturità tecnologica raggiunta. E’ importante l’impegno che molti Paesi stanno mettendo per la realizzazione di nuovi parchi eolici onshore e offshore su larga scala, anche grazie al sostenimento delle misure politiche concrete. Il potenziale di crescita a breve termine ad oggi è molto elevato, infatti l’obiettivo primario è quello di riuscire a triplicare la capacità di energia eolica entro la fine di questo decennio e decuplicarla entro la metà del secolo, opzione ritenuta fattibile e realistica».

Ma per aumentare ulteriormente la produzione di nuova energia eolica bisognerebbe sfruttare meglio il ripotenziamento, cioè la sostituzione delle turbine eoliche obsolete con turbine eoliche più moderne, grandi ed efficienti. La WWEA ha stimato che grazie a questo si potrebbe raddoppiare l’attuale produzione di energia eolica.

Un altro scenario delineato dalla WWEA è il facile raggiungimento del 40-50% di energia eolica nella produzione globale di elettricità: «Considerando che solo la Danimarca genera il 56% della sua elettricità dall’energia eolica e che altri Paesi come la Germania, i Paesi Bassi, il Portogallo, il Regno Unito e l’Uruguay generano un terzo della propria elettricità dal vento – sottolinea l’Anev – Essenziale sarebbe l’eliminazione dei sussidi ai combustili fossili che, negli ultimi due anni a causa dell’invasione russa in Ucraina, avevano raggiunto nuovi livelli creando condizioni di disparità per le energie rinnovabili».

Un altro grave ostacolo fatto notare dal rapporto WWEA è la lunga procedura di approvazione e pianificazione autorizzativa dei parchi eolici che «Dovrebbe ridursi a 2 anni, ritenuti sufficienti, e non a 5 o più come avviene in alcuni Paesi». L’Anev ricorda che «Nel nostro Paese oggi una procedura autorizzativa per un impianto eolico arriva a durare anche 7 anni».

Il presidente della WWEA,  Irfan Mirza, conclude: «Il rapporto evidenzia ostacoli come la distorsione dei mercati energetici dovuta ai sussidi ai combustibili fossili, le lunghe procedure di approvazione e pianificazione e la necessità di un maggiore impegno della comunità per garantire la continua e rapida diffusione dell’energia eolica. Guardando al futuro, il rapporto dipinge un quadro ottimistico, guidato da nuove politiche e dal riconoscimento globale dell’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico e la crisi dei combustibili fossili. Con l’aspettativa di triplicare la capacità di energia eolica entro la fine di questo decennio e di decuplicarla entro la metà del secolo, il nostro percorso è chiaro. I nuovi sviluppi dell’idrogeno verde amplificano anche il ruolo dell’energia eolica nel mondo. La World Wind Energy Association è impegnata a superare gli ostacoli e a sfruttare le opportunità per garantire che l’energia eolica rimanga una pietra angolare della transizione globale verso le energie rinnovabili. Siamo ispirati dai risultati del 2023 e motivati ​​dalle sfide e dalle opportunità che ci attendono».