Alla Cites vince il pangolino. Nuove garanzie per i mammiferi più trafficati del mondo

Protette tutte le 8 specie. I Pangolini rappresentano il 20% degli animali venduti illegalmente

[29 Settembre 2016]

La 17esima Conferenza delle parti della Convention on international trade in endangered species ( Cop17 Cites) in corso a Johannesburg ha deciso che il pangolino, il mammifero che viene più illegalmente commercializzato a livello mondiale, ha urgente bisogno di essere protetto da un ulteriore  sovrasfruttamento. Per questo tutte le 8 specie pangolino passano  dall’appendice II Cites a all’appendice I, vietando così qualsiasi tipo di commercio internazionale di parti di pangolini.

Scondo Mark Hofberg, assistant campaigns officer dell’International fund for animal welfare (Ifaw), «Questa decisione dà vera speranza che l’estinzione dei pangolini possa essere prevenuta. La velocità con cui vengono uccisi è completamente insostenibile e crudele. Se non fosse stato fatto questo, avremmo potuto vedere queste meravigliose creature scomparire entro una generazione. Sono state prese due decisione separate: una per gli asiatici e una per gli africani. Tra le due decisioni, quella africana è stata completamente unanime e solo un Paese, l’Indonesia, che ha votato contro la proposta asiatica e ha contestato l‘up-listing di due specie: i pangolini della Sonda e i pangolini cinesi, ma la conferenza ha votato in massa per includerli. Questo è un perfetto esempio di quanto la comunità internazionale possa fare insieme per una specie che ha veramente bisogno di aiuto  e mette in atto forti regolamenti globali che possono fare la differenza».

I pangolini sono mammiferi di piccole e medie dimensioni, gli unici ricoperti di scaglie, 4 specie vivono in Africa e 4 in Asia e tutte sono particolarmente sensibili al sovrasfruttamento perché il loro tasso di riproduzione è molto basso. Sono lente creature notturne che si cibano soprattutto di formiche che catturano con la loro lingua appiccicosa e il loro tipo di difesa contro i predatori, arrotolarsi per diventare una palla impenetrabile, li rende una facile preda per i bracconieri. Le loro scaglie vengono utilizzate nella medicina tradizionale asiatica e la loro carne è considerata una prelibatezza. Nella medicina tradizionale cinese le squame dei pangolini vengono essiccate e tostate e utilizzate per curare una varietà di disturbi, tra cui il nervosismo, il pianto isterico, la paralisi e per favorire l’allattamento Si calcola che negli ultimi 10 anni siam no stati catturati e venduti illegalmente più di un milione di pangolini. Dato che le popolazioni di pangolini stanno scomparendo in Cina e in Vietnam, i bracconieri si rivolgono ad altre zone  del Sud-Est asiatico e all’India e, sempre più, alle specie africane. Il livello del commercio illegale è sorprendente: tra gennaio e settembre di quest’anno sono state sequestrate più di 18.000 tonnellate di scaglie di pangolini in 19 paesi e la maggior parte proveniva dai pangolini africani di Camerun, Nigeria e Ghana. Gli esperti stimano che per ogni Kg di scaglie sia necessario uccidere 3 o 4 pangolini e si ritiene che pangolini costituiscano circa il 20% di tutto il commercio illegale mondiale di specie selvatiche.

Già dal 2000 la Cites prevedeva quote di esportazione zero per le specie pangolino asiatiche, ma per le forze dell’ordine è quasi impossibile distinguere quali specie appartengono le scaglie polverizzate. Tutte le specie di pangolino erano nell’Appendice II della Cites fin dal 1994 e i pangolini sono protetti da diverse leggi nazionali nella maggior parte dei Paesi del oro areale, ma la mancanza di una vera e propria lotta al bracconaggio contro questi animati e la mancanza di sanzioni hanno reso inefficaci queste leggi in molti Stati. La Lista Rossa IUCN delle specie minacciate elenca le popolazioni in Cina e Vietnam come “in pericolo critico”, le altre due specie asiatiche come “in pericolo”, mentre le quattro specie africane sono “vulnerabili”. Per combattere efficacemente il commercio illegale è quindi necessario vietare il commercio di tutte le 8 specie di pangolino.

Per questo Hofberg dice: «Siamo felici che il mondo abbia finalmente deciso di prestare attenzione alla situazione di questo piccolo animale conosciuto e incredibilmente unico. Sono tra le specie più in pericolo del pianeta ed è giunto il momento che ci svegliamo e facciamo qualcosa per salvarli».

Esulta Ginette Hemley del Wwf: «Questa è una grande vittoria e una rara buona notizia per alcuni degli animali più trafficate e in via di estinzione a livello mondiale. Dare ai pangolini piena protezione sotto la Cites eliminerà qualunque domanda sulla legalità del commercio, rendendo più difficile per i criminali trafficarli e aumenterà le conseguenze per coloro che fanno».

Le parti della Cites hanno la possibilità di chiedere di rivotare sulla protezione dei pangolini nella plenaria l’ultimo giorno, ma dato che tutte le votazioni sono avvenute praticamente all’unanimità, c’è ben poca possibilità che questo accada.

Jeff Flocken, dell’Ifaw, conclude: «Questo è un chiaro messaggio al mondo che i pangolini hanno un disperato bisogno di protezione e che stiamo cercand di fare in modo che avvenga».