Il gioco ha un linguaggio universale: anche cani e cavalli giocano e “ridono” insieme

Una ricerca degli etologi dell’università di Pisa: la “risata” è contagiosa anche tra altri mammiferi

[17 Aprile 2020]

Secondo lo studio “Levelling playing field: synchronization and rapid facial mimicry in dog-horse play”, pubblicato su Behavioural Processes da un team di etologi del Dipartimento di biologia dell’università di Pisa coordinato dalla professoressa Elisabetta Palagi e composto da Veronica Maglieri, Filippo Bigozzi e Marco Germain Riccobono, «Cani e cavalli giocano insieme con una sincronia motoria quasi perfetta, imitano le espressioni facciali l’uno dell’altro e, fenomeno mai documentato prima fra specie diverse, si contagiano anche nel “riso”».

Sono questi i sorprendenti risultati di un anno di lavoro che è servito a indagare le dinamiche di gioco fra cani e cavalli, «Due specie diverse che “parlano” due linguaggi diversi – sottolineano i ricercatori pisani – ma che hanno dimostrato di saper comunicare in modo molto raffinato così come necessario nelle attività ludiche. Il gioco libero di lotta assomiglia infatti a un vero scontro fisico e per questo richiede abilità cognitive e sociali molto sviluppate per aumentare al massimo il piacere di giocare senza arrivare a farsi male. Fra queste ci sono ad esempio il limitare la forza delle azioni, il lasciare spazio al compagno in modo che possa rispondere all’“attacco” o il ridere e sorridere».

La Palagi spiega che «Dall’analisi accurata dei video di gioco cane-cavallo è emersa una sincronia quasi perfetta tra i soggetti, che bilanciavano in modo molto accurato i loro pattern motori, talvolta alcuni comportamenti venivano imitati e in qualche occasione, ad esempio, se il cane si sdraiava sulla schiena, anche il cavallo faceva lo stesso».

Anche se cani e cavalli mostrano condotte diverse in numerosi altri aspetti della loro vita, i ricercatori dicono che «Durante il gioco le due specie dimostrano una incredibile capacità di allineare il loro comportamento, in particolare nel caso delle espressioni facciali. Una tipica espressione giocosa di molti primati e carnivori è il “Relaxed Open Mouth”, rappresentato dall’apertura e chiusura della bocca in modo rilassato senza tentare di mordere, un’espressione che sembra avere la stessa funzione della nostra risata».

La Palagi conclude: «Da quanto è emerso dallo studio, non solo i cavalli effettuavano questa espressione, ma cani e cavalli si contagiavano a vicenda, per cui quando uno dei due “sorrideva” l’altro rispondeva nello stesso modo, con una “risata”. Questo fenomeno era noto all’interno della stessa specie ma mai dimostrato prima fra specie diverse. Anche se c’è ancora molto da indagare sembra che il gioco rappresenti un linguaggio universale anche quando i giocatori possiedono “vocabolari” molto diversi. La nuova sfida sarà quella di cercare di capire come animali così diversi tra loro possano mettere in pratica strategie tanto raffinate e capirsi “al volo” durante le loro rapidissime evoluzioni e corse».