Smalto per unghie per contare i rari pipistrelli cubani: restano meno di 750 Natalus primus

Vivono solo in un’ultima grotta nella Peninsula de Guanahacabibes, Un habitat a rischio

[30 Agosto 2019]

Lo smalto per unghie ha aiutato i ricercatori del programma EDGE of Existence  della Zoological Society of London (ZSL-Edge)  a calcolare per la prima volta il numero di Cuban greater funnel-eared bats (Natalus primus), uno dei pipistrelli più rari del mondo che ormai vive solo n una sola grotta nella Peninsula de Guanahacabibes,   nel nord-ovest di Cuba e che, dicono i ricercatori, «Ha un urgente bisogno di attenzione per la sua salvaguardia».

I Natalus primus si cibano di insetti, comprese falene, grilli e coleotteri, e sono classificati come Evolutionary Distinct and Globally Endangered (Edge), la loro estinzione definitive significherebbe perdere milioni di anni di storia evolutiva.

Per contare questi rari e strani pipistrelli la spedizione ha utilizzato un metodo unico la “manicure da pipistrello” un metodo a poco tecnologico ma efficace per marcare in sicurezza i pipistrelli.

I ricercatori hanno utilizzato smalti per unghie di quattro diversi colori per dipingere le “unghie” dei pipistrelli, creando così migliaia di combinazioni con marcature uniche per poter identificare ciascun pipistrello. Un metodo completamente innocuo per i pipistrelli.

Il Natalus primus  era stato dichiarato estinto, ma è stato riscoperto nel 1992 a Guanahacabibes, nella grotta Cueva la Barca, da un gruppo di scienziati cubani che hanno chiamato la specie «ritornata dalla morte». Fossili di questi mammiferi volanti erano stati trovato un po’ in tutta Cuba, così come sull’Isla de la Juventud, a Grand Cayman e in diverse isole delle Bahamas e si pensa che durante il tardo Pleistocene (11.000 anni fa) fosse una specie diffusa, ma ora vive solo in un minuscolo areale cubano.

Il perché i Natalus primus abbiano subito questo declino di massa della loro popolazione  resta sconosciuto ma, come spiegano i ricercatori della ZSL – Edge, «Hanno una vulnerabilità naturalmente elevata all’estinzione a causa del loro habitat specifico delle grotte calde. La popolazione di Cueva la Barca è ora minacciata dall’intrusione umana e dal crollo del tetto della loro caverna a causa dell’instabilità termica, con i cambiamenti climatici che rappresentano un rischio significativo, aggravando ulteriormente il problema». La protezione della grotta è la priorità più importante, compreso la limitazione dell’accesso al personale non autorizzato.

Il capo della spedizione, Jose Manuel De La Cruz Mora, di ZSL Edge e che lavora al Museo de Historia Natural Tranquilino Sandalio de Noda  di Pinar del Río, ha sottolineato che la storia di questo rarissimo  pipistrello cubano «ribadisce l’assoluta necessità di tutelare specie non apprezzate come pipistrelli, per non perderle nella storia scientifica, semplicemente perché ci dimentichiamo di guardare. Sebbene la marcatura dei pipistrelli sia molto impegnativa e in genere viene eseguita utilizzando collane, anelli o punzoni alari, questo a volte può alterare il comportamento. Dato che la popolazione rimanente dei pipistrelli era così piccola e la comprensione della loro biologia è fondamentale per la nostra ricerca: volevamo mantenere cose il più naturali possibile, a parte ovviamente le unghie dai colori vivaci. Ci è voluto un po’ di tempo per fare a ogni pipistrello una manicure individuale, ma è stato un privilegio incredibile avvicinarsi a questo fantastico animale e scoprire di più su di loro ha ripagato tutte quelle ore a dipingere le unghie!»

De La Cruz Mora  ricorda che »I pipistrelli di tutto il mondo sono uno dei gruppi di animali più minacciati a causa della distruzione dei loro posatoi, delle malattie e persino della caccia, ma forniscono un enorme beneficio agli ecosistemi e all’uomo. Riducendo le popolazioni di insetti, riducono le possibilità di rischio di malattie e di parassiti delle colture agricole. Dato che sono molto esigenti su vivono, sono particolarmente vulnerabili al disturbo  umano, ma ora che abbiamo una stima approssimativa di quanti ne sono rimasti, possiamo pianificare una migliore attività di conservazione, comprese le campagne di sensibilizzazione della comunità locale per migliorare la loro immagine».

I ricercatori sperano che  nuovi dati consentano di elencare le specie come in pericolo critico  nella Lista Rossa Iucn, classificazione che renderebbe necessaria un’azine urgente per salvare i Natalus primus dall’estinzione. Questi pipistrelli non sono nemmeno “r trasferibili”: muoiono rapidamente quando vengono rimossi dal loro ambiente umido della grotta allagata e non sopravvivono in cattività.