L’innovazione tecnologica paga: i dati del Cerfitt di Pontedera, che guarda alla sostenibilità

[11 Giugno 2013]

Pare reggere all’impatto della crisi il Centro di ricerca e formazione sull’innovazione e il trasferimento tecnologico (Cerfitt) gestito da Pont-Tech per conto del comune di Pontedera. Nel 2012 il numero totale di imprese è cresciuto di una unità nonostante il turn-over, il fatturato aggregato delle imprese è aumentato di circa 600 mila euro (+12%) mentre il numero di addetti si è mantenuto sostanzialmente invariato. A essere cresciuto in maniera esponenziale è invece il fatturato medio per addetto, che ha segnato un +268% in 7 anni (passando da 24.600€ nel 2005 a 66.000 nel 2012).

Se si pensa che alcuni dati rilevano che in Italia sono state chiuse 35 imprese al giorno (fonte Cribis D&B), i numeri del Cerfitt risultano ancora più positivi a testimoniare che l’innovazione tecnologica paga; se poi è inserita in un percorso di sostenibilità – greenreport lo ripete costantemente – può rappresentare davvero un volano per avvicinare la data di una ripresa più “solida” e duratura nel tempo. «I dati dimostrano la capacità della struttura di ampliarsi e di rispondere alla crisi economica in atto puntando sulla ricerca, sull’innovazione e sul sapere – ha dichiarato il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – Ora sono necessarie le infrastrutture per il passaggio successivo, in modo da consentire l’insediamento delle aziende sul territorio dopo le fasi di incubazione e di accelerazione. Tale progettualità e tale disegno strategico ha visto il riconoscimento della stessa Regione Toscana con un finanziamento di dieci milioni di euro che consoliderà e amplierà gli investimenti nell’area del Dente Piaggio. Occorre continuare su questa strada».

Cerfitt eroga oggi servizi di preincubazione, incubazione e accelerazione di impresa: i primi sono rivolti alle semplici idee imprenditoriali che una volta divenute imprese accedono all’incubatore per un periodo di tre anni per poi passare, se la disponibilità di spazi lo consente, alla fase di accelerazione. L’accelerazione è a tutti gli effetti una permanenza a condizioni di mercato (in quanto tale è aperta anche a imprese innovative che non hanno nel loro trascorso il passaggio dall’incubatore), in cui le aziende decidono di vivere in un ambiente tecnologicamente stimolante. Nel corso del 2012 sono stati registrati tre nuovi insediamenti nel Cerfitt (BMSolar e Next nell’incubatore e Qualimed Lab nell’acceleratore). Le uscite sono state due (Win e Aedit). Alla fine dell’anno scorso la struttura contava un totale di 16 imprese, una in più rispetto al 2011, di cui sei incubate.

All’inizio del 2013 si è insediata una nuova azienda (Santec), mentre tre sono uscite: Asidev  Electrawinds ed Energy-Master. Sono inoltre in corso di perfezionamento, a seguito del prossimo completamento del percorso di preincubazione, tre nuovi ingressi nell’incubatore, Research And Recycling (che si occupa di riciclo e riutilizzo di prodotti elettrici ed elettronici), Satitek (settore nuove tecnologie nell’ambito degli accumulatori energetici) e Relief Art.

«Sulla base dei risultati del 2012 e dei nuovi ingressi previsti quest’anno – ha sottolineato il presidente di Pont-Tech Riccardo Lanzara – le prospettive per il 2013 sono positive. I dati di fatturato testimoniano di imprese che si irrobustiscono e si consolidano, oltre ad aumentare di numero. La nostra struttura è in fase di sviluppo e attualmente sono in via di valutazione nuove idee imprenditoriali ed anche nuove iniziative di valorizzazione delle strutture che il comune di Pontedera ci ha affidato».

Come già accennato, a livello di fatturato aggregato le imprese presenti nel Cerfitt registrano, rispetto al 2011, un aumento del 12% pari a 600 mila euro (da 5.240.792 a 5.868.570 euro). Anche il fatturato medio per azienda è in crescita: nel 2012 le imprese hanno fatturato mediamente oltre 366 mila euro, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda l’occupazione sono 89 gli addetti delle imprese ospitate nel Centro di ricerca, che al 90% sono laureati, con una media per azienda di 5,2 persone.

«Un incubatore non è un ambiente protetto ma un ambiente fertile, dove la collaborazione tra aziende che operano in settori diversi fa nascere idee vincenti – ha aggiunto il direttore di Pont-Tech Giuseppe Pozzana – Sono molte ad esempio le imprese informatiche o della microingegneria che operano nell’ambito delle scienze della vita: abbiamo sempre puntato anche sul settore dei dispositivi medici e oggi con l’ingresso di Santec quella che sembrava una scommessa è diventata una strategia portante». Dal 2004 a oggi 28 imprese hanno usufruito dei servizi erogati da Pont-Tech, tutte caratterizzate da una forte connotazione tecnologica e innovativa. «Le imprese presenti nel Cerfitt hanno rapporti con il territorio e trasferiscono i meccanismi di reciproco aiuto anche alle altre aziende. In questo modo possono insegnare e dare una prospettiva alle altre realtà presenti nell’area. E’ bene quindi insistere sulla strada intrapresa e favorire il coordinamento tra le diverse realtà del territorio», ha concluso l’assessore alle Politiche per lo sviluppo della provincia di Pisa, Graziano Turini.