Aumentano gli abbandoni di animali per paura del coronavirus, interviene la Croce rossa

«Ad oggi non ci sono prove scientifiche del fatto che gli animali possano contrarre il Covid-19 o essere loro stessi veicolo di trasmissione per l’uomo»

[17 Marzo 2020]

Cani e gatti non si infettano con il coronavirus Sars-Cov-2 e non lo trasmettono agli esseri umani, eppure molti dei loro proprietari – temendo il contagio – li stanno abbandonando. Per questo la Croce rossa italiana – Comitato area metropolitana di Roma capitale, in collaborazione con l’Ordine medici veterinari di Roma e Provincia, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per contrastare «gli allarmi diffusi sui social con notizie errate e fake news hanno creato una situazione di panico facendo registrare, recentemente, un incremento ingiustificato degli abbandoni».

«La Croce rossa italiana – Comitato area metropolitana di Roma capitale, in questo momento in prima linea sia in ambito sanitario che sociale, interviene attraverso la sua sezione cinofila per tranquillizzare la popolazione, poiché ad oggi non ci sono prove scientifiche del fatto che gli animali possano contrarre il Covid-19 o essere loro stessi veicolo di trasmissione per l’uomo. Mantenere la calma e adottare sempre i provvedimenti suggeriti dal Governo in termini di norme igieniche è la sola cosa giusta da fare anche dopo essere entrati in contatto con i nostri pet».

Un messaggio condiviso dall’Ordine dei Medici Veterinari di Roma e Provincia che suggerisce alcune semplici pratiche da osservare: «Se la famiglia è sana il cane può essere portato a fare una regolare passeggiata, utile a svolgere anche i suoi bisogni fisiologici, purché questo non diventi motivo di assembramento con altre persone. La gestione di un animale implica un comportamento responsabile anche nel rapporto con il veterinario, che sarà bene contattare prima piuttosto che recarsi direttamente in ambulatorio se non esiste una reale emergenza, che solo il medico potrà valutare dagli elementi riportati telefonicamente. E’ altresì determinante che l’umano non nasconda eventuali sintomi di un sospetto contagio per paura di lasciare solo l’animale, poiché basterà contattare le Autorità competenti che si preoccuperanno di gestire il pet».

Già da giorni, del resto, lo stesso Istituto superiore di sanità – ovvero l’organo tecnico-scientifico del Sistema sanitario nazionale – è intervenuto sul tema per fare chiarezza: «Al momento non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus Sars-Cov-2. Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali domestici anche per evitare la trasmissione di altre malattie più comuni».