Sull’Isola di Jersey viveva una popolazione ibrida di Neanderthal e Homo sapiens?

I denti umani trovati nell’isola del Canale della Manica suggeriscono che Neanderthal e Homo sapiens si siano incrociati

[2 Febbraio 2021]

I denti antichi di La Cotte de St Brelade nell’Isola britannica di  Jersey, poco al largo delle coste francesi,  potrebbero essere la prova di una popolazione ibrida di Neanderthal ed umani moderni.  A dirlo è lo studio “The morphology of the Late Pleistocene hominin remains from the site of La Cotte de St Brelade, Jersey (Channel Islands)”, pubblicato sul  Journal of Human Evolution da un team di ricercatori britannici e tedeschi che ha analizzato il gruppo di 13 denti scoperto nel 1910 e nel 1911 sull’Isola britannica nel Canale della Manica c e che inizialmente si pensava fossero resti appartenenti a un unico individuo Neanderthal, appartenenti a un individuo.

I ricercatori hanno inoltre scoperto che «Mentre tutti i denti hanno caratteristiche Neanderthal e le loro dimensioni sono coerenti con quelle dei Neanderthal, molti dei denti mancano delle caratteristiche che si trovano normalmente in questi antichi umani. In effetti, alcuni aspetti della loro forma sono tipici dell’uomo moderno, l’ Homo sapiens».

I denti sono in mostra al Jersey Museum & Art Gallery ma per analizzarli sono stati portati al Natural History Museum di Londra.

Dal lavoro di datazione sul sito sappiamo che i denti hanno meno di 48.000 anni, quindi potrebbero essere alcuni dei più giovani resti di Neanderthal conosciuti, visto che i Neanderthal si sarebbero estinti circa 40.000 anni fa.  E’ anche noto che gli esseri umani moderni e i Neanderthal hanno convissuto in alcune aree dell’attuale Europa anche fino a dopo 45.000 anni fa. «Quindi  –  dicono gli scienziati – le caratteristiche insolite di questi individui incrociati suggeriscono che la popolazione del Jersey potrebbe aver avuto una doppia discendenza».

Uno degli autori dello studio, Chris Stringer del Centre for Human Evolution Research del Natural History Museum, conferma che «Questi denti hanno meno di 48.000 anni, il che li colloca nel lasso di tempo in cui l’uomo di Neanderthal e l’ Homo sapiens si sovrapposero. Si va ad aggiungere alla possibilità che ci fosse una popolazione con origini miste. Questa idea di una popolazione ibrida potrebbe essere testata esaminando il DNA antico dei denti, cosa che speriamo di fare in futuro».

L’archeologia dei Neanderthal è ben conservata a La Cotte de St Brelade, che abbraccia fino a 200.000 anni dell’era glaciale. Gli scavi realizzati nel sito tra il 1911 e il 1920 hanno trovato più di 20.000 strumenti in pietra del Paleolitico medio (un’attività associata ai Neanderthal in Europa). Sono state trovate anche le ossa della megafauna dell’era glaciale come mammut e rinoceronte lanoso, così come gli unici fossili umani tardo di Neanderthal conosciuti dalle isole britanniche.

Olga Finch, curatrice dell’archeologia del Jersey Heritage, conclude: «La Cotte de St Brelade è un sito di enorme importanza e continua a rivelare storie sui nostri antichi predecessori. Il Jersey Heritage ha fatto un grande investimento per proteggere La Cotte dalle sfide poste dai cambiamenti climatici e continua il lavoro per trovare i fondi per un’ulteriore protezione e ricerca in questo antico sito, dove molto di più attende di essere scoperto».