Buone notizie per la costa: Aferpi e Sms Demag firmano per il forno elettrico a Piombino

Livorno, dal governo via libera a 50 milioni di euro per la Darsena Europa

Presentato in Regione il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) dell’area livornese

[2 Maggio 2016]

Durante la seduta straordinaria del Cipe convocata per ieri dal premier Matteo Renzi, il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha approvato diverse misure finalizzate al sostegno alle imprese e alla crescita, per un totale di circa 290 milioni di euro: di questi, 50 sono indirizzati al porto di Livorno.

Nel dettaglio, il Cipe afferma di aver «assegnato 50 milioni di euro, a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014- 2020, ai sensi della lettera d) dell’art,. 1, comma 703 della legge n. 190/2014, all’Autorità portuale di Livorno, per il finanziamento di quota parte degli interventi previsti a carico della finanza pubblica, relativi alla “Realizzazione della darsena Europa”, ex art. 4, comma 1 e art 9, comma 1 dell’ Accordo di Programma per il rilancio competitivo dell’area costiera livornese firmato l’8 maggio 2015, al fine dell’avvio immediato del Programma».

Si tratta del secondo, ingente finanziamento incassato dall’Autorità portuale di Livorno nell’arco di pochi giorni. Il 29 aprile la Banca europea degli investimenti ha concesso un prestito ventennale da 90 milioni di euro, che saranno utilizzati dall’Autorità per finanziare il piano triennale di investimenti 2016-2019, per una spesa totale di 121 milioni di euro. Tra le opere finanziate dalla Bei con questa tranche non rientra la Darsena Europa – piattaforma attesa per il 2020, dal costo di 800 milioni di euro – oggetto invece del finanziamento da parte del Cipe. Nel mentre, a Livorno ha preso le mosse il dibattito pubblico che l’Autorità per la partecipazione e l’Autorità portuale hanno promosso proprio sulla piattaforma Europa e la stazione marittima da valorizzare, un confronto per mettere i cittadini nelle condizioni di esprimere un’opinione a ragione veduta (materiali e informazioni sono disponibili su www.dibattitoinporto.it)

«Con i 50 milioni che il Cipe ha stanziato per il cofinanziamento del progetto di ampliamento della darsena del porto di Livorno, si rispetta l’Accordo di Programma al quale la Regione ha fortemente contribuito stanziando 200 milioni (più i 287 milioni dall’Autorità Portuale) – ha commentato oggi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – Prendendo atto che anche il governo ha mantenuto gli impegni, siamo oggi in grado di concentrarci sulla parte operativa dell’accordo che, oltre al potenziamento del porto, prevede il rilancio e la riqualificazione dell’area industriale e dell’economia del territorio».

Il riferimento è a quel Prri (Progetto di riconversione e riqualificazione industriale) per l’area livornese che è stato approvato il 26 aprile dal Gruppo di coordinamento e controllo e presentato oggi a Firenze nel corso della riunione della Cabina di regia territoriale dell’area di crisi complessa di Livorno, convocata dal consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, con la presenza di Corrado Diotallevi di Invitalia.

Tra le risorse più rilevanti emerse dall’analisi del Prri (che è parte integrante del più vasto Accordo di programma per Livorno) risultano i 10 milioni di euro destinati dallo Stato alle Pmi e a progetti che prevedano un aumento dell’occupazione, con premialità per le assunzioni di lavoratori licenziati o cassintegrati: già nel corso della settimana si terranno alcuni incontri con le categorie, preliminari alla pubblicazione della call (la chiamata di progetti) per le imprese interessate a presentare proposte di insediamento: la call sarà pubblicata da Invitalia il prossimo 4 maggio e resterà aperta fino al 31 maggio. Per la riqualificazione industriale del territorio – aggiungono da Firenze – sono inoltre disponibili anche altri 10 milioni, di cui 3 già utilizzati, che la Regione ha stanziato nell’ambito dei protocolli di insediamento.

L’incontro fiorentino ha costituito anche l’occasione per fare il punto della situazione anche  sull’andamento del più generale Accordo di programma per Livorno: in particolare, è stata data notizia che il bando per 3 milioni di euro per progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità sarà pubblicato entro maggio; la Regione sottolinea inoltre che per quanto riguarda i problemi di approvvigionamento energetico a Livorno – un tema critico non solo nell’area cittadina, ma d’interesse fino a Rosignano e anche Piombino – è stato aperto un confronto tra le istituzioni regionali con il governo.

Si tratta di passi avanti che, seppur lenti, marciano nella giusta direzione. L’obiettivo è quello di concretizzare le promesse fatte come sta accadendo a Piombino, dove nei giorni scorsi è arrivata l’ufficialità della firma tra Aferpi e Sms Demag per l’acquisto e l’installazione di un forno elettrico: Piombino, che il 24 aprile 2014 ha spento il suo altoforno, tra 28 mesi tornerà a produrre acciaio.

Per entrambe le città costiere – Livorno come Piombino – la sfida da cogliere è quella di utilizzare le risorse e il tempo a disposizione per reinventare il proprio ruolo puntando non a rinverdire i fasti di un passato che non tornerà, ma individuando le chiavi nello sviluppo sostenibile. Come sempre, ci  saranno dei compromessi da dover raggiungere, ma per un presente e un futuro di speranza nessuno degli elementi della sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – potrà essere ignorato.