[05/11/2007] Parchi

I grandi parchi: aree marine protette impegno prioritario per combattere l’estinzione

LIVORNO. Gli enti di gestione delle 20 più grandi aree protette e siti patrimonio dell’umanità del mondo si sono incontrati a Inverness, in Scozia per il 2007 World Tipologie Leadership Forum (nella foto) per discutere degli effetti dei cambiamenti climatici di parchi naturali e su come gestire più efficacemente le zone protette di fronte a questa nuova sfida. Tra i temi affrontati, in particolare da rappresentanti dei parchi di Australia, Canada, Finlandia e Kenya, si è discusso anche dell’importanza delle Aree marne protette e del valore sociale ed economico che rivestono tutti i parchi.

David Sheppard, a capo del programma aree protette della World Conservation Union (Iucn) ha detto «i leaders hanno convenuto che le aree protette affrontano molte sfide, ma il loro ruolo più critico è quello di arginare l’attuale crisi globale di estinzione delle specie e di promuovere uno sviluppo sostenibile. La conservazione delle aree protette è sempre più complicata dal rapido cambiamento gloabale, a tutti i livelli»

Il Leadership Forum si tiene ogni anno, convocato dall’Iucn e dal Paese ospitante di turno e nel 2008 si terrà a Barcellona, durante il World Conservation Congress dell’Iucn.
Per Ian Jardine, di Scottish Natural Heritage che quest’anno ha ospitato il forum, «la riunione è stata molto efficace ed ha permesso ai leader delle aree protette e delle agenzie di tutto il mondo di discutere di questioni chiave e di condividere gli approcci innovativi a questi problemi».

Le 20 grandi aree protette hanno concordato sul fatto che i parchi devono esse meglio collegati al resto della società ed hanno molto apprezzato iniziative come “Healthy Parks, Healthy People” del Prk Victoria, in Australia, che lega conservazione della natura e salute umana.
Ma secondo il 2007 World Tipologie Leadership Forum l’urgenza principale della salvaguardia planetaria della natura sono ormai le aree marine protette alle quali occorre dare priorità assoluta, i delegati hanno delineato alcune attività e progetti che dovranno essere portati a Barcellona e intanto essere già iniziati, dove possibile, nelle 20 più grandi aree protette del mondo.

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