[11/01/2008] Energia

Aspettando il piano energetico nazionale...

LIVORNO. In assenza di un piano energetico nazionale, di una cabina di regia sui rigassificatori e di una conferenza nazionale sull’energia, visto che quella dedicata al clima nello scorso settembre è rimasta inspiegabilmente orfana di questa tematica, pur essendo entrambi due corni dello stesso problema, dobbiamo per il momento accontentarci del piano strategico 2008-2010 presentato nei giorni scorsi dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Un piano che dando seguito all’iniziativa avviata nel 2005 con le linee guida e consolidata nei successivi anni 2006 e 2007 con l’elaborazione dei primi due piani triennali 2006-2008 e 2007-2009, aggiorna con questo nuovo documento, la propria pianificazione strategica per il triennio 2008-2010.

In realtà la mancanza di un contesto energetico nazionale a cui fare riferimento, si fa sentire: l’autorità per l’energia non può far altro mette infatti gerarchicamente in fila gli obiettivi che intende perseguire, senza però troppe pretese sulla loro raggiungibilità: promuovere lo sviluppo di mercati concorrenziali; sostenere e promuovere l’efficienza e l’economicità dei servizi infrastrutturali; tutelare i clienti dei servizi energetici; promuovere l’uso razionale dell’energia e contribuire alla tutela ambientale. Successivamente gli altri obiettivi più strettamente pratici, come garantire l’attuazione delle discipline regolatorie, implementare l’interlocuzione con gli attori di sistema, accrescere l’efficienza funzionale e operativa dell’Autorità .

«Con questa iniziativa – ha spiegato il presidente Alessandro Ortis - l’Autorità vuole rendere sempre più trasparente la propria azione, delineare con chiarezza gli obiettivi e le scadenze principali dell’attività prevista, offrire per tempo alle istituzioni, ai consumatori ed agli operatori un quadro programmato delle proprie iniziative future; un quadro organico, flessibile ed utile anche al fine delle consultazioni pubbliche, che saranno via via sviluppate in merito».

In realtà per quanto riguarda l’obiettivo per noi più interessante, ovvero promuovere l’uso razionale dell’energia e contribuire alla tutela ambientale, l’autorità per l’energia e il gas rileva prima di tutto che «la rinnovata attenzione e la crescente preoccupazione, a livello internazionale, per le tematiche legate all’ambiente ed alla necessità di promuovere uno sviluppo sostenibile, non possono non influenzare, anche per il prossimo triennio, le strategie dell’Autorità». Già da questa premessa non possiamo non notare ancora una volta una lettura della sostenibilità unicamente intesa come salvaguardia, e non come opportunità di sviluppo economico.

Da parte dell’Autorità continuerà comunque l’impegno nell’incentivazione e nella promozione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: «nella logica della semplificazione sono state adottate procedure più agili e semplificate per facilitare il ritiro di tale energia, garantendo ai produttori maggiori certezze e consentendo una migliore pro-grammazione della produzione e più efficaci meccanismi di controllo. Si è prevista, altresì, una remunerazione minima garantita, a seconda della fonte utilizzata, per i piccoli impianti di produzione, quale sostegno aggiuntivo agli incentivi già previsti».

Sempre nell’ottica di agevolare i soggetti produttori, è stato inoltre individuato nel Gestore del sistema elettrico (Gse), il soggetto deputato a svolgere il ruolo di intermediario commerciale, sotto il controllo dell’Autorità, finora invece svolto dalle varie imprese di distribuzione.
Sul fronte del sostegno e della diffusione dell’efficienza energetica negli usi finali, l’Autorità completerà «gli studi per possibili interventi di regolazione sulla gestione attiva della domanda, con la finalità principale di promuovere comportamenti di consumo consapevoli, efficaci e orientati alla sicurezza del sistema».

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