[25/02/2008] Comunicati

I giornalisti ambientali africani di fronte al “fosco quadro” del loro continente

LIVORNO. Oltre 300 giornalisti, specialisti dell’ambiente e rappresentanti della società civile si sono dati appuntamento a Nouakchott, la capitale della Mauritania, per la Conferenza internazionale dei giornalisti dell’Africa del nord e dell’Oceano Indiano sulla protezione dell’ambiente (Anej).

L’incontro è stato organizzato congiuntamente da Mauritania, Mali, Ruanda ed Unione Europea ed ha avuto come tema "l´Africa di fronte agli impegni dell’ambiente” , si tratta del secondo forum del genere che si svolge in Africa e punta a condurre attraverso i media i governanti del continente ad una migliore presa di coscienza della necessità di un buon governo ambientale dei loro Paesi.

Il primo ministro della repubblica islamica della Mauritania, Zeine Ould Zeidane, ha voluto presiedere in prima persona la Conferenza ed ha sottolineato «l´importante ruolo che gioca la comunicazione nell’elevare la presa di coscienza dell’opinione pubblica sugli impegni ambientali». La ministro dell’ambiente mauritano, Aicha Mint Sidi Bouna, ha sottolineato che «l’importanza dell’informazione e della comunicazione nel contesto della gestione ambientale è stata sottolineata all’interno dei testi dei diversi accordi multilaterali sull’ambiente».

La rappresentante del programma ambientale della Nazioni Unite, Angele Luh SY (Nella foto), ha spiegato che l’Unep ha come missione quella di «indicare la strada e incoraggiare la cooperazione per proteggere l’ambiente, ispirando, informando ed aiutando le Nazioni e i popoli a migliorare la loro qualità della vita senza compromettere quella delle generazioni future».

L’incontro di Nouakchott, rientra nel quadro delle conferenze regionali dei giornalisti ambientali africani che raccoglieranno tre diverse zone del continente per riflettere e scambiarsi opinioni sugli impatti delle diverse politiche ambientali sulla vita delle popolazioni e sul loro livello di benessere. La scelta simbolica della Mauritania, che fa fronte a numerose sfide ambientali, è stata fatta anche per sostenere gli sforzi dei leaders mauritani ad affrontare le sfide ecologiche che nel Paese tra il Sahara ed il Sahel sono drammatiche già da oggi.

Il presidente dell’ Anej, Sidy Moctar El Cheguer, ha detto che «In questo quadro scuro, l´Africa, nostro continente, è nella situazione più critica, la più pericolosa. Già vulnerabile sul piano economico, sociale e politico, lo siamo ormai anche sul piano ambientale. Ci siamo lasciati, in qualche maniera, il compito di deteriorare gli ecosistemi».

I due giorni dell’incontro hanno tenuto conto delle note pessimistiche di Moctar El Cheguer, ma hanno sottolineato anche l’importanza di un rinnovato ruolo dell’Anej e della stampa africana per combattere ogni giorno contro le catastrofi naturali ed innaturali e per i principi del buon governo che devono comprendere i progetti ambientali.

Nouakchott, dopo il summit di Kigali nel giugno 2007, ha permesso di discutere della soluzioni sostenibili per i problemi ambientali di ogni area dell’Africa, come la gestione dei crescenti rifiuti solidi nell’Africa del Nord dovuti all’espansione dell’industria, o l’insostenibile stress climatico dell’Africa orientale ed australe con il succedersi di siccità e inondazioni, oppure la desertificazione e la distruzione degli ecosistemi che colpiscono i Paesi dell’Africa centro-occidentale, tra i quali anche la Mauritania. La terza riunione dei giornalisti ambientali africani dell’ Anej si terrà in aprile a Bamako, la capitale del Mali.


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