[25/03/2008] Parchi

Gli animali australiani sono i più in pericolo per il climate change

LIVORNO. Secondo un rapporto pubblicato oggi dal Wwf, gli animali autoctoni dell’Australia sarebbero quelli più a maggiore rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico, in particolare il rischio è che le specie alloctone invasive potrebbero trarre beneficio dall’aumento delle temperatura. «L’Australia ha già il peggiore tasso di estinzione dei mammiferi del mondo - si legge nel rapporto del Wwf - Quasi il 40% delle estinzioni dei mammiferi a livello globale degli ultimi 200 anni si sono verificate in Australia. Questo incredibile continente sta perdendo specie ad un ritmo senza precedenti e, siccome la maggior parte delle specie che si trovano qui non si trovano in nessun altro luogo, la perdita delle specie australiane è una perdita per il mondo intero. L’alterazione e la distruzione degli habitat, le specie invasive e la modificazione del regime degli incendi, che si sono verificati a causa del nostro utilizzo del territorio, sono i principali fattori che portano a questo scioccante record australiano.

Le specie più a rischio per il climate change che imperversa sull’isola-continente includono il Wallaby delle rocce, il bilby che si trovano a confrontarsi con aggressivi invasori come il rospo delle canne o la volpe o a condividere i loro habitat con cavalli, conigli, cani e gatti rinselvatichiti. Secondo il portavoce del Wwf Australia, Tammie Matson, «Sono i primi segnali del fatto che il cambiamento climatico è in grado di minacciare gravemente tutte le specie esistenti. Se l’uomo risponderà ai cambiamenti climatici espandendo l’agricoltura in altre parti dell’Australia, come le savane del nord, dove sono previste maggiori precipitazioni, questo significherà spostare le vecchie minacce per le specie in nuove aree». Il rapporto del Wwf dimostra che nuove specie vegetali e parassiti sono stati in grado di colonizzare rapidamente nuovi habitat e addirittura ed addirittura hanno favorito la mutazione delle condizioni ambientali esistenti. «La minaccia posta dalle specie invasive potrebbe aumentare con il cambiamento climatico - dice Matson - I “parassiti” come il rospo delle canne prosperano in condizioni calde e si spostano in nuove aree».

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