[23/04/2008] Comunicati

Accordo tra ministeri per formazione e occupazione ambientale

LIVORNO. E stato siglato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del mare e dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale il nuovo accordo per promuovere i processi formativi e occupazionali per la qualità dell’ambiente e l’utilizzo sostenibile ed efficiente delle risorse naturali. L’accordo interministeriale ha l’obiettivo di migliorare l’offerta formativa ambientale pubblica e privata, la costruzione di un sistema nazionale di definizione e riconoscimento delle qualifiche e della certificazione delle competenze attraverso standard condivisi nell’ambito dei diversi settori ambientali; l’individuazione di spazi occupazionali in settori emergenti ed in aree prioritarie di intervento, il relativo sviluppo di figure professionali innovative e la creazione di occupazione anche di tipo imprenditoriale riferita a filiere produttive.

E tutto questo perché - così come si legge nell’articolo 1 (finalità) dell’accordo – la formazione e l’occupazione ambientale sono «lo strumento per orientare lo sviluppo verso una maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale verso modelli di produzione e di consumo, indotti all’assunzione di nuovi parametri ambientali e per indirizzare in chiave sostenibile l’intervento della ricerca e dell’innovazione».

Per questo i due dicasteri si “impegnano” a promuovere l’attività di ricerca e sperimentazione finalizzata all’analisi dei fabbisogni professionali e formativi espressi e potenziali; a favorire lo sviluppo e l’implementazione dei processi innovativi, a rafforzare il sistema di “governance” ambientale attraverso la definizione di competenze professionali, settoriali e trasversali necessarie per l’integrazione delle competenze ambientali nelle politiche di sviluppo; a sviluppare strumenti adeguati di supporto all’orientamento e alle scelte formative e lavorative da parte anche delle nuove generazioni in stretto collegamento con le richieste provenienti dal mondo del lavoro.

L’occupazione in ambito ambientale – come evidenziato nell’ultimo rapporto dell’Istituto Issi di cui greenreport ha già dato notizia – acquista tra l’altro il ruolo di indicatore rientrante nel dominio “società ed economia” perché il lavoro è uno strumento privilegiato di partecipazione attiva alla vita sociale ed economica di un paese e “contribuisce a fare di ogni individuo un cittadino membro della società”. Inoltre con le strategie di Lisbona e quelle di Goteborg anche l’Italia ha riconosciuto il ruolo dell’istruzione, della formazione e della ricerca in campo ambientale e ha recepito il principio dell’integrazione della dimensione ambientale nei processi di rilancio dell’occupazione, delle riforme economiche e dell’inclusione sociale.

In questa ottica il lavoro, la sua difesa, la sua qualità diventa un valore in sé un elemento che contribuisce a determinare lo sviluppo sostenibile di un Paese.. Nell’accordo interministeriale i due dicasteri si “rendono disponibili” a fornire adeguati finanziamenti nei limiti dei propri bilanci, prevedendo anche il coinvolgimento delle Regioni e degli Enti Locali, la collaborazione con l´Isfol - Progetto Ambiente. L’accordo dunque è una buona dichiarazione di intenti: non resta altro che aspettare i risultati.

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