[30/04/2008] Trasporti

Un parcheggio scambiatore al posto dell´aeroporto di Peretola? Sì!

FIRENZE. In un’intervista al quotidiano l’Unità, l’assessore all’ambiente del comune di Firenze Claudio Del Lungo (Nella foto), ha proposto di fare un parcheggio al posto dell’aeroporto. Qualcuno ha recepito tale “input” come una provocazione in risposta a quanto dichiarato dal presidente della provincia Matteo Renzi che proponeva di cambiare pista e direzione di atterraggio “cancellando” in qualche modo la riserva di Focognano. Greenreport ha voluto approfondire la questione sentendo direttamente Claudio Del Lungo.

Assessore la sua “idea” ci è sembrata una proposta sensata più che una provocazione. Pensa che possa trovare credito?
«Questo non lo so ma spero che possa far riflettere qualcuno. Anche se è venuta fuori con questa intervista non è una proposta nuova. Circa un anno fa ne ho parlato anche con i vertici di Adf»

Ci spieghi meglio allora.
«Il punto è questo. L’aeroporto di Firenze ha dei limiti fortissimi: costi elevati, non sta sul mercato, è ubicato in area urbanizzata, esposto a forti venti, ed ha raggiunto il suo limite massimo. Anche se facciano qualche ammodernamento o giriamo la pista non è in grado di dare risposte adeguate, addirittura prima sul piano economico che ambientale. Inoltre i comuni limitrofi sia Sesto che Campi Bisenzio non vogliono parlare di potenziamenti e il presidente Claudio Martini ha dichiarato che la questione non è all’ordine del giorno. In agenda invece dovrebbe essere messo il gestore unico di tutti gli aeroporti della Toscana e non mi riferisco solo all’integrazione di Firenze e Pisa, ma anche a Grosseto, uno scalo che ha elevate caratteristiche tecniche con pista di buona potenzialità e un mercato piuttosto ridotto. In Spagna c’è un unico gestore che smista le richieste sui vari scali anche in base ai costi e funzionalità, con il massimo dell’efficienza».

Quindi obiettivo gestore unico partendo dall’integrazione delle gestioni di Pisa e Firenze?
«A Pisa c’è una pista più lunga, non c’è nebbia e lo scalo potrebbe, raccogliendo in toto il bacino di utenza fiorentino competere con Bologna e perché no, anche con Roma e Milano vista certe inefficienze. Del resto qualche tempo fa si faceva il ceck-in a S. Maria Novella per prendere l’aereo a Pisa».

Quindi ci verremmo a trovare con un’area “dismessa” e di qui la proposta del parcheggio?
«Certo, e cascherebbe anche bene. All’arrivo dell’autostrada le auto verrebbero bloccate inviate al parcheggio scambiatore e con biglietto integrato i cittadini fatti salire sulla linea 2 della tramvia, che tra l’altro è quella che ha previsioni di afflusso di utenti più basso».

Ne avete parlato in giunta di questa proposta?
«Ne abbiamo parlato circa un anno fa. Ognuno ora farà le sue valutazioni. Sono però in molti a prendere l’aereo a Bologna o a Pisa».

Come si fa a mettere d’accordo Pisa e Firenze per integrare le due gestioni?
«Non è semplice. Ancora oggi si vedono come competitor, invece l’integrazione potrebbe avere effetti anche sulla capitalizzazione delle azioni».

La Regione Toscana può giocare un ruolo determinante?
«La Regione non deve indirizzare il mercato»

Ma può avere un ruolo politico nell’indirizzare anche la mobilità aeroportuale?
«Questo sì. Io penso che il dibattito si debba orientare sul gestore unico e già da ora approfondire la questione per non trovarci tra dieci anni a parlare di unificazione delle gestioni degli aeroporti. Avremmo perso solo tempo come è successo in altri settori».

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