[06/05/2008] Comunicati

Onu-Habitat: «Nessun sviluppo sostenibile senza urbanizzazione sostenibile»

LIVORNO. Le città, dove vivono ormai più della metà degli esseri umani del pianeta, sono responsabili del 75 - 80% del consumo mondiale di energia, e Anna Tibaijuka (Nella foto), la direttrice di Onu-Habitat, il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani, ha lanciato un appello per un’urbanizzazione sostenibile, «condicio sine qua non dello sviluppo sostenibile».

Circa un miliardo di persone vive nelle bidonville, ma entro il 2030 potrebbero essere 2 miliardi, facendo dell’urbanizzazione della povertà una delle sfide più grandi della complessità e della governance metropolitana, con ricadute disastrose dal punto di vista dell’ambiente, della salute e della criminalità. Recenti studi di Onu-Habitat dimostrano che le popolazioni urbane sono più vulnerabili di quelle rurali per quanto riguarda la malnutrizione e la salute, per il fatto che dipendono esclusivamente da entrate finanziarie (non sempre disponibili o bastanti) per alloggiare, cibarsi, accedere all’energia ed all’acqua.

Per Anna Tibaijuka la sedicesima sessione della Commissione per lo sviluppo sostenibile che si aperta ieri a Nairobi, «rappresenta un’eccellente occasione per riesaminare come gestire e pianificare le nostre città. Con la metà della popolazione mondiale che vive nelle città, non ci può essere sviluppo sostenibile senza urbanizzazione sostenibile. E’ l’occasione per ripensare le politiche che hanno reso al nord molte città all’avanguardia per le green house gas emissions e, allo stesso tempo, escluso al sud i due terzi della popolazione urbana da un decente tenore di vita. Urbanizzazione, povertà urbana e cambiamento climatico sono tutti collegati e le città e le metropoli rappresentano il nesso dell’equazione. E’ necessaria a tutti i livelli una maggiore volontà politica per affrontare l’enorme ampiezza dei problemi delle baraccopoli che molte città si trovano oggi davanti e che si troveranno di fronte senza dubbio ancora di più nel prossimo futuro».

Per incoraggiare amministratori, gestori e pianificatori urbanistici, specialisti ambientali e cittadini, ed unire le loro capacità per promuovere un’agenda di sviluppo sostenibile per le città, Onu-Habitat ha organizzato con “Global Land Tool Network”, una serie di eventi e di incontri che verteranno sull’uguaglianza sessuale, l’accesso alla proprietà dei terreni ed ai servizi sanitari. “Global Land Tool Network” riunisce organizzazioni della società civile e istituzioni internazionali, centri di ricerca e formazione, investitori e gruppi professionali impegnati nella lotta contro la povertà e in favore degli Obiettivi del millennio per lo sviluppo, il miglioramento della gestione delle terre e del diritto di proprietà.

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