[13/08/2008] Parchi

"Parchi di Mare e d´Appennino", la rete dei parchi delle montagne tosco-liguri-emiliane-romagnole

GROSSETO. E´ stato presentato a Festambiente, a Rispescia, un nuovo e rafforzato protocollo del progetto "Parchi di Mare e d´Appennino" che comprendeva già i parchi nazionali dell´Appennino Tosco Emiliano e delle Cinque Terre e dei parchi regionali delle Alpi Apuane, dei Cento Laghi, Fdel rignano e Monte Marcello Magra, e che si estende al parco nazionale Foreste Casentinesi al parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e a Legambiente.

Matteo Tollini, responsabile Appennino Settentrionale di Legambiente, spiega che «il mare, la montagna e l´esperienza dei Parchi quali strumenti non solo di conservazione ma anche di riscatto culturale economico e sociale di aree segnate da secoli di marginalità. Questo in breve il cuore tematico dell´incontro promosso da Legambiente nello spazio dibattiti di Festambiente, per offrire un confronto sulle azioni e le strategie attuate dai parchi, nuovi protagonisti dello sviluppo sostenibile delle comunità locali».

L´intenzione è quella di strutturare una vera e propria rete permanente dei parchi delle montagne tosco-liguri-emiliane romagnole, con un programma di lavoro, un Comitato di Pilotaggio e l´istituzione dell´Osservatorio dell´Appennino Settentrionale che sarà ospitato dal parco nazionale delle Cinque Terre e animato da Legambiente.

La rete "Parchi di Mare e d´Appennino" individua alcuni settori strategici d´intervento: valorizzazione degli attrattori naturali e culturali, la creazione di reti di fruizione e ospitalità a basso impatto e la realizzazione di sistemi e reti informativi e di comunicazione per le connessioni telematiche tra centri servizi e fruitori; conservazione degli ambiti naturali, tutela della biodiversità e degli ecosistemi, e realizzazioni di connessioni per il rafforzamento della continuità degli ambiti naturali; la gestione sostenibile delle risorse (tecnologie innovative per risparmio ed efficienze energetica, fonti rinnovabili, rifiuti e depurazione); individuazione e sviluppo di partenariati con le città d´arte ed i siti Unesco delle regioni interessate dal Protocollo.

Inoltre sono previste azioni specifiche: individuazione e progettazione di un sistema percorsi, itinerari e sistemi di servizio alla fruizione di rete tra i parchi; definizione delle modalità e dei soggetti per la commercializzazione di offerte e pacchetti turistici per la valorizzazione della rete "Parchi di Mare e d´Appennino"; Interventi di valorizzazione delle matrici storiche, in particolare modo di tipo viario; Interventi di integrazione e connessione tra i valori dell´entroterra e le realtà costiere ; azioni di promozione e comunicazione della rete "Parchi di Mare e d´Appennino" inteso come marchio collettivo di marketing territoriale; sviluppo di azioni di rete estese con le città d´arte ed i siti Unesco delle regioni interessate dal Protocollo; la ricerca e individuazione di strumenti finanziari a livello europeo, nazionale e interregionale per il supporto delle azioni della Rete; la ricerca e individuazione di partner privati e pubblici europei e nazionali per il supporto e la valorizzazione delle azioni della Rete; la realizzazione di una campagna nazionale dedicata agli Appennini la valorizzazione della Rete "Parchi di Mare e d´Appennino" nelle campagne e strumenti di comunicazione nazionali dell´Associazione

Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi Legambiente, spiega che la Rete dei parchi delle montagne tosco-liguri-emiliane-romagnole, è «un accordo volontario che affonda le sue radici nel progetto Ape, Appennino parco d´Europa, ideato e realizzato nel 1995 da Legambiente e regione Abruzzo per rilanciare la centralità dell´Appennino, visto non più come barriera ma come elemento di traino per un´economia attenta all´ambiente e alle risorse identitarie fondamentali. I Progetti pilota di Ape hanno dato vita ad azioni di sviluppo sostenibile, portate avanti individuando nel sistema composto dalle aree protette il soggetto più adatto per promuovere una nuova dinamicità dell´Appennino, che oggi potrà essere sostenuta dalla rete di Parchi di Mare e d´Appennino. Per animare questa rete –Legambiente farà partire il ´numero zero´ della nuova campagna nazionale "La Carovana degli Appennini" proprio nell´Appennino Settentrionale ed in particolare nel versante toscano, anche grazie al sostegno che ci ha assicurato l´Assessore Regionale Betti».

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