[21/11/2008] Comunicati

Global trend 2025, un mondo più insicuro, ma Canada e Russia ci guadagnano

LIVORNO. Secondo uno studio reso noto oggi dal National intelligence council Usa, la Russia e il Canada potrebbero trarre un notevole profitto economico dalle catastrofe climatica del riscaldamento globale del pianeta. Le 120 pagine del rapporto "Global trends 2025: a transformed world" (Tendenze mondiali 2025: un mondo trasformato), frutto del lavoro di un anno e mezzo di centinaia di specialisti di tutto il mondo, «La Russia potrebbe trarre un importante profitto dal riscaldamento progressivo del clima. Dispone di enormi riserve non sfruttate di gas naturale e di petrolio in Siberia e nel litorale Artico, e l´aumento della temperatura renderà queste riserve molto più accessibili».

Lo stesso vale per il grande e spopolato nord canadese. I due enormi Paesi che condividono la grandissima parte dell´ambiente artico dovranno fare i conti con lo scioglimento del permafrost e mutazioni ambientali ed ecologiche che si preannunciano enormi, ma potrebbero essere tentati di trarre tutti i vantaggi possibili da una situazione che va verso la scarsità di risorse energetiche.

Secondo il rapporto «l´economia russa si trova anche in una situazione vantaggiosa, perché l´80% delle esportazioni e il 32% delle entrate pubbliche russe sono legate all´estrazione di materie prime ed all´energia. Inoltre l´apertura della navigazione nell´Artico (che si sbarazzerà dei ghiacci a causa del riscaldamento) promette ugualmente dei vantaggi economici».

Secondo il rapporto «Il Canada profitterà ugualmente del riscaldamento climatico che permetterà lo sfruttamento delle riserve della baia di Hudson».

Gli svantaggi per Canada e Russia saranno che il disgelo del permafrost potrebbe distruggere le infrastrutture e le vie di collegamento e le reti di approvvigionamento e stradali esistenti nel nord dei due Paesi.

Lo studio è molto più ampio e prevede che un´accelerazione della la globalizzazione e l´emergere di nuove potenze produrrà un ordine mondiale molto diverso da quello post-Yalta di fatto in vigore ancora oggi. Secondo i migliori analisti del governo Usa, Cina ed India saranno alla testa del nuovo sistema multipolare e il rischio di conflitti aumenterà a causa della scarsità di risorse, compresi cibo e acqua, e gli "Stati canaglia" che Bush voleva eliminare dalla faccia della terra diventeranno più numerosi e i gruppi terroristici avranno maggiore possibilità di accedere ad armi nucleari. Una situazione che potrebbe essere ulteriormente aggravata dal divario dei flussi demografici dalle diseguaglianze economiche e dalla povertà e che dovrà fare i conti con il cambiamento climatico che secondo "Global Trends 2025" «potrebbe aggravare ulteriormente la situazione».

Ma il rapporto sottolinea anche che «I cattivi risultati non sono una fatalità. Saranno necessari una leadership internazionale e la cooperazione per risolvere le sfide globali e comprendere la complessità le circonda».

Secondo il National intelligence council, il possibile ruolo da grande potenza della Russia è messo in dubbio dai suoi ritardi negli investimenti per lo sviluppo del sistema energetico, dalla corruzione governativa e dalla criminalità dilagante. Stati musulmani come Turchia, Indonesia ed Iran potrebbero assumere un ruolo internazionale rilevante. Almeno un Paese dell´Europa centrale o orientale è a rischio di diventare uno Stato-mafia gestito dalla criminalità organizzata (probabilmente ci si riferisce a Kossovo o Bulgaria).

Alcuni Stati dell´Africa e dell´Asia meridionale potrebbero fare la fine della Somalia e non avere più un governo riconosciuto in grado di assicurare la sicurezza dei cittadini e i servizi di base. controlli sulle armi nucleari dovranno essere più serrati perché la probabilità che vengano realizzate usate è in aumento con il crescere dell´accesso alla tecnologia nucleare.

Le buone notizie sono che probabilmente entro il 2025 ci sarà una tecnologia capace di sostituire il petrolio, il moltiplicarsi di piazze finanziarie importanti servirà da "ammortizzatore" al sistema finanziario mondiale.

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