[03/03/2009] Comunicati

Una Global Industry Alliance contro le specie aliene portate dalle acque di zavorra

LIVORNO. A Londra, nella sede dell’International Maritime Organization (Imo), è stato dato il via alla Global Industry Alliance (Gia), un’alleanza che mira a prevenire le invasioni di organismi “alieni”, vegetali ed animali, attraverso le acque di zavorra delle navi. Si tratta di un innovativo partenariato tra Imo, Programma per lo sviluppo dell’Onu (Undp), Global environment facility (Gef), che insieme formano già la GloBallast Partnership, e quattro grandi società private di navigazione: APL, BP Shipping, Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering e Vela Marine International. Il Gia punta a valorizzare le diverse competenze ed esperienze per sviluppare soluzioni concrete a questo pericolo per l´ambiente globale.

Secondo l´Imo, ogni anno nel mondo vengono spostate 10 miliardi di tonnellate di acque di zavorra e ogni giorno vengono così trasferite più di 3000 specie di piante e animali. «Di conseguenza – si legge in un comunicato congiunto Imo-Undp - si è sviluppata una grave minaccia ambientale, provocata dalla introduzione di specie esotiche animali e piante acquatiche in nuovi ecosistemi, che non possono non essere in grado di affrontare le specie importate. Il danno fatto da tali specie esotiche nel mondo sta costando miliardi di dollari. In molte aree del mondo, gli effetti sono stati devastanti, in quanto, una volta che queste specie invasive si sono stabilite, sono estremamente difficili da debellare».

Imo e Undo fanno alcuni esempi: l´introduzione della medusa a pettine (Mnemiopsis leidyi – nella foto) nel Mar Nero e in quello di Azov ha provocato la fine della pesca alle acciughe ed agli spratti, mentre l´immissione della cozza zebrata (dreissena polymorpha) nella regione dei Grandi Laghi americani ha richiesto investimenti multimliardari in dollari per la pulizia di strutture e condotte subacquee ostruite dalle colonie dei terribili bivalvi che hanno attecchito anche nelle acque dolci italiane.

Per contrastare questa grave minaccia ambientale globale proveniente dalle acque di zavorra delle navi, la comunità internazionale ha elaborato un quadro normativo per la gestione proprio delle acque di zavorra, che si e concluso nel 2004, con l´adozione da parte degli Stati membri dell´Imo della International convention for the control and management of ships´ ballast water and sediments.

Il problema si è presentato in tutta la sua importanza e difficoltà con l´espansione del commercio e del traffico marittimo nel secolo scorso. Nelle navi che trasportano ogni tipo di merce, viene pompata nelle cisterne acqua di mare come zavorra, per mantenerne la stabilità. Poi una volta che le navi sono caricate, le acque di zavorra vengono scaricate in mare. E’ così che specie aliene e potenzialmente invasive e dannose vengono trasportate e scaricate da una zona geografica ad un’altra, trovando spesso nicchie ecologiche pronte ad accoglierle, magari già occupate da specie autoctone più deboli o indebolite dai cambiamenti climatici.

«Fino ad oggi – ammette la stessa Imo - ben poca di questa zavorra è gestita in modo tale da ridurre al minimo la diffusione di questi invasori marini e nuove invasioni sono registrate ad un ritmo allarmante». La Global Industry Alliance dovrebbe contribuire alla ricerca e allo sviluppo di efficaci tecnologie di trattamento delle acque di zavorra che possono essere installate a bordo di navi. Inoltre, sosterrà la ricerca su nuovi opzioni di progettazione delle navi, come il “flow thru ballast tanks” e il “ballast-free ships”. L´Alleanza vuole promuovere il trasferimento e la diffusione della tecnologia del settore, aprendo uno meccanismo di scambio di informazioni sulle zavorre, sviluppando strumenti di formazione mirata al settore marittimo e istituendo un industry dialogue forum.

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