[25/08/2006] Parchi

I Ds di Rio Marina: «rivedere la natura giuridica ed amministrativa dei Parchi nazionali»

RIO MARINA (Livorno) – I Ds di Rio Marina sono in piena sintonia con la proposta del presidente Lorenzo Marchetti e chiedono che il parco minerario dell’Elba sia rappresentato nel direttivo del parco nazionale dell’Arcipelago toscano. Per i Ds la politica fallimentare e dannosa del governo di centro destra per i parchi si può facilmente sintetizzare:
«snaturamento della loro funzione, gestione ministeriale centralistica e burocratica, riduzione delle risorse, paralisi della loro attività e occupazione dei posti di potere. Nei confronti dei parchi nazionali c´è stato il tentativo di svuotarli di significato e di neutralizzarne la carica innovativa attraverso il disinvolto ricorso al loro commissariamento».

E questo anche perché Matteoli ha messo a dirigere i parchi «personale non solo dequalificato e di stretta appartenenza ai partiti del centro destra, in particolare di Alleanza Nazionale, ma anche personaggi che si erano contraddistinti per l´opposizione alla realizzazione di quelle stesse aree protette che poi sono andati a dirigere».

Per il segretario Ds Mario Pacini «il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano è la più lampante dimostrazione di questo sfacelo». La Quercia ricorda poi che «il 65% degli ospiti che scelgono l’Elba sono richiamati dai suoi straordinari ecosistemi, sia territoriali che marini. Ma per gli elbani, oggi, è difficile cogliere con chiarezza come i parchi siano in grado di attivare e sviluppare una propria e particolare economia sostenibile», anche se «le opportunità offerte dall’economia del parco possono permettere alle comunità locali di migliorare la propria vita, il proprio lavoro, la propria cultura e la propria funzione di presidio del territorio».

Partendo da qui i Ds ritengono necessario «necessario rivedere la natura giuridica ed amministrativa dei Parchi nazionali, superando innanzitutto la loro anacronistica appartenenza agli enti del parastato, rafforzandone l’autonomia». Ma naturalmente i Democratici di sinistra non si sottraggono all’argomento del giorno, la nomina del presidente del parco nazionale.

Per rilanciare il parco «è necessario che l’ente parco abbia un presidente e dei componenti il consiglio direttivo che siano profondi conoscitori della realtà e dei problemi del territorio, siano radicati nel territorio medesimo e abbiano indubbie capacità di governo». Per Pacini il parco minerario è stato in questi anni trascurato e offeso dal centrodestra, quindi chiede «che la comunità dell’ente parco attivi forme di integrazione fra le due entità, e il nuovo consiglio direttivo porti a compimento i protocolli sottoscritti mai ricusati, ma anche per niente attuati, dal governo di centro destra».

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