[13/11/2006] Urbanistica

Dire & Fare: il Piano d´area della Val di Cornia è «buona pratica»

PIOMBINO. Riqualificazione dei tessuti urbani attraverso la riprogettazione o il recupero, la qualificazione e la conservazione del paesaggio rurale, la valorizzazione delle emergenze architettoniche, storiche, ambientali e naturalistiche. Sono i temi principali del piano strutturale d’area della Val di Cornia che l´Anci Toscana ed il Comune di Firenze intendono conoscere più da vicino. E per questo sarà presentato all’interno della rassegna "Dire & Fare" (in programma dal 15 al 18 novembre, a Carrara Fiere) dedicata alla partecipazione.

In particolare se ne parlerà al convegno «La città che vogliamo», organizzato dal Comune di Firenze per venerdì alle 14.30, come ´esempio di buona pratica´. “Nella storia dell’urbanistica italiana – dice Gianni Anselmi, presidente del Circondario e sindaco del Comune di Piombino – il Piano Strutturale della Val di Cornia, per i principi a cui s’ispira e per le modalità con le quali è stato realizzato, può essere paragonato ai più alti esempi di urbanistica italiana, come Firenze e Bologna. Tra i temi prioritari che abbiamo scelto c’è la riqualificazione dei tessuti urbani attraverso la riprogettazione o il recupero, la qualificazione e la conservazione del paesaggio rurale, la valorizzazione delle emergenze architettoniche, storiche, ambientali e naturalistiche, l’incentivazione dei diversi settori dello sviluppo economico-produttivo locale, l’introduzione di meccanismi che incentivano la bioedilizia e la bioarchitettura”.

Per quanto riguarda gli altri Comuni, nello spazio affidato all’ente sovracomunale, saranno presentati i progetti del bilancio partecipativo per Campiglia M.ma, “La città dei bambini” di Piombino, la manifestazione enograstronomica “La Palamita” e la “certificazione ambientale” di San Vincenzo e, infine, il consiglio comunale sull’infanzia del Comune di Suvereto.

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