[11/12/2006] Rifiuti

La raccolta differenziata in Toscana va bene nell’entroterra, meno sulla costa, pessimo l’Arcipelago

LIVORNO. I dati dell’Agenzia regione recupero risorse (Arrr) per i 287 comuni toscani ci dicono che i 3.629.924 cittadini Toscani nel 2005 hanno prodotto 781.557 tonnellate di raccolte differenziate (+ 4.371 rispetto al 2004), il 33,28% (- 0,22%) dei rifiuti urbani totali che c rescono in Toscana fino a 2.523.644 tonnellate 30.189 in più del 2004. Ogni abitante della regione ha prodotto in media 215,35 kg di raccolta differenziata all’anno, 0,59 kg al giorno, stessa cifra del 2004.

Se si prendono in considerazione i rifiuti urbani della regione si scopre che la frazione merceologica più importante della differenziata è la carta e cartone che rappresenta l’11,0% del totale di R.U., segue l’organico con il 5,2%, poi sfalci e potature al 4,2%; Legno 2,9%, vetro 2,7%; metalli 1,7%; altro ingombrante 1,3%; plastiche 1,0%; stracci 0,3%; lattine 0,1%; ex RUP 0,1%; altro 0,5%.

Tra gli Ato in testa alla classifica della raccolta differenziata troviamo Prato con il 38,01%, seconda è Siena al 37,94, terza Firenze al 35,63, supera la quota prevista dal decreto Ronchi anche Lucca con il 35,37% di RD. Seguono Pisa (34,78%), Pistoia Empolese/Valdelsa (34,59%) e Livorno (34, 43%). Sugli ultimi tre gradini troviamo gli unici tre Ato che non superano quota 30%: Massa Carrara (29,90); Grosseto (29,68%) e Arezzo che non arriva nemmeno al 25% (24,67).

Tra i capoluoghi di provincia (compresi Carrara ed Empoli quale “capitale” dell’area fiorentina dell’Ato 5) la più virtuosa è Siena con il 42,89% di raccolta differenziata, le damigelle d’onore sono Lucca al 41,88% ed Empoli al 40,76%. Superano la barriera del 35% anche Prato (39,70); Pistoia (38,23); Pisa (37,01); Grosseto (35,55%) Livorno (35,42). Gli unici due capoluoghi a non superare quota 30% sono la solita Arezzo che arriva ad un misero 22,42% è Carrara con appena il 25,26%, precedute da Massa al 32,06 e Firenze al 32,58.

Il comune più riciclone della Toscana per il 2005 è Tavarnelle Val di Pesa (Fi) con il 49,73% di raccolta differenziata, e la provincia di firenze è protagonista della testa della classifica: seconda è Calenzano con il 47,89, terza Buonconvento (Si) al 46,80%, quarta Sesto Fiorentino (Fi) che raggiunge il 45,70%. Poi a sorpresa un comune della poco virtuosa provincia di Arezzo, San Sepolcro al 44,74%, seguono al sesto e settimo posto due senesi: Poggibonsi (44,66%) e Colle Val d’Elsa(43,68%). Ottava è Porcari (Lu) al 43,23%, nona l’unica città delle province costiere ad entrare nella top ten: Castagneto Carducci (Li) al 43,05, mentre decima è Siena con il 42,89%, unico capoluogo di provincia ad inserirsi nell’elenco delle magnifiche 10.

In fondo alla classifica della raccolta differenziata dei 287 comuni quella che, usando un linguaggio cinematografico, potremmo definire la sporca dozzina.

Ultima assoluta è Badia Tedalda (Ar) con appena il 6,21% di raccolta differenziata, preceduta dall’elbana Porto Azzurro (Li) al 7,27% e da Magliano di Toscana (Gr) al 7,46.

In questa classifica al contrario quarta è Pitigliano (Gr) con il 7,63%, quinta Rio nell’Elba con l’8,21, seste a pari merito con l’8,40% Marciana (Li) e Stazzema (Ms), settima ancora un´elbana, Capoliveri (Li) all’8,69%, ottava Sorano ( Gr) con l’8,92, nona Santa Fiora (Gr) con il 9,03, decima Monte Argentario (Gr) che arriva al 9,08%; undicesima Rio Marina (Li) con il 9,52%. Ad esclusione di Badia Tedalda, eccezione che conferma la regola, si tratta di comuni delle province costiere della Toscana, ben 5 sono comuni dell’Isola d’Elba (che di comuni ne ha otto e nessuno dei quali supera quota 20% di RD) ed altrettanti della provincia di Grosseto, si tratta di piccoli e medi comuni turistici costieri, con una produzione di rifiuti urbani che esplode in estate, oppure di piccoli comuni collinari e montani delle province di Grosseto e Massa Carrara, di solito con scarsa produzione pro-capite di RU.

Torna all'archivio