[31/01/2007] Parchi

Diversity, Europa nello spazio per salvare la biodiversità della Terra

LIVORNO. La Cina si avvia verso la Luna, l´India spedisce satelliti, gli Usa rilanciano i loro programmi spaziali, l´Unione Europea investe risorse in questo campo e molti si chiedono a cosa servono questi grandi investimenti. Una risposta potrebbe venire dal progetto "Diversity" dell´Agenzia spaziale europea (Esa) per la conoscenza e salvaguardia della biodiversità della Terra che sta sparendo ad un tasso senza precedenti: circa 100 specie al giorno, a causa soprattutto dell´inquinamento, dell´utilizzazione dei terreni e dei cambiamenti climatici in corso.

Per fronteggiare questa minaccia, la maggioranza dei Paesi del mondo ha aderito alla convenzione dell´Onu sulla diversità biologica per ridurre significativamente l´attuale livello di perdita di biodiversità entro il 2010 (Count down 2010). Per l´Esa «la biodiversità, la varietà di vita che comprende ecosistemi, specie, popolazioni e geni, è di importanza vitale per il sostenimento dei 6 miliardi di abitanti del Pianeta. La perdita di biodiversità minaccia i nostri approvvigionamenti di generi alimentari, energia e medicine».

Per esempio, fino all´80% della popolazione del mondo si cura con medicinali tratti da piante o animali, quindi l´uso sostenibile degli elementi della biodiversità non conserverà solo gli ecosistemi e le specie, ma può anche salvaguardare gli alimenti e le medicine del futuro.

«La convenzione delle Nazioni Unite sulla biodiversità (Uncbd) ha concordato su un insieme degli indicatori del progetto Esa per valutare i progressi da realizzare verso questo obiettivo – spiega Robert Höft, segretariato dell´Uncbd - Diversity darà un contributo agli sforzi di controllo richiesti e ci aiuterà a determinare se stiamo realizzando i progressi e se le misure politiche ed amministrative dell´amministrazione sono più efficaci, quindi la sostengono».

"Diversity" sta sviluppando servizi e prodotti per collegare zone differenti dove la tecnologia di osservazione della terra (EO) può contribuire alla conservazione dell´ambiente e ad attività di controllo dell´Uncbd in America Centrale. L´Esa ha identificato quattro utenti principali: Unesco, segretariato dell´Uncbd, Commissione centroamericana per l´ambiente e lo sviluppo (Ccad) e MarViva.

Il centroamerica è uno dei maggiori polmoni della biodiversità terrestre e l´Esa fornirà programmi biologici di rilevazione dei cambiamenti nel corridoio Mesoamericano; per la barriera corallina; per le mangrovie; per i servizi di controllo della qualità dell´acqua dell´oceano. Altri progetti studieranno i processi di espansione della fauna selvatica dalle isole di Galapagos all´isola di Cocos. Insomma, un programma globale per le terre emerse basato sui dati globali forniti dall´Uncbd.

Il progetto "Diversity", sviluppato da Esa nel quadro del programma Data User Element (Due) è svolto in collaborazione con Uncbd ed Unesco, che, oltre che essere un utente, è anche il coordinatore principale fra gli utenti e i contractors selezionati da Esa.

«Con queste attività, Esa ed Unesco puntano a realizzare una metodologia di funzionamento – spiega Mario Hernandez dell´Unesco -Progettiamo di cominciare a selezionare gli indicatori della biodiversità, che significa che per la prima volta andremo ulteriormente avanti sul punto delle misure di osservazione della terra: "dallo spazio al luogo"»
MarViva, un working di organizzazione non governativa per promuovere un uso più sostenibile delle risorse litoranee e marine nelle zone costiere oceaniche in america latina ed i Caraibi, userà i vari prodotti ed i servizi di "Diversity"per studiare le Galapagos e le isole Cocos nel corridoio marino del Pacifico orientale tropicale.

«Abbiamo la responsabilità di usare correttamente questi prodotti - dice Michael Rothschild di MarViva - e di offrire queste informazioni importanti alle organizzazioni ed ai decisori chiave per gli obiettivi di miglioramento della qualità della vita, di mantenere la biodiversità nelle aree protette e di fare un uso sostenibile delle nostre risorse marine, per le nostre generazioni future».

Lo sviluppo di questi prodotti richiede diverse competenze, un consorzio di quattro organizzazioni (GeoVille Austria, Norway´s Nansen Environmental and Remote Sensing Center, the UK´s Marine Spatial Ecology Lab and France´s Collecte Localisation Satellites) è stato scelto per assumere il ruolo principale nello sviluppo tecnico dei servizi e dei prodotti.

«"Diversity" risponde direttamente alle preoccupazioni di base espresse con il processo di convenzione per quanto riguarda l´integrità futura degli ecosistemi naturali, la sopravvivenza della specie, le merci ed i servizi a basso impatto ambientale – spiega Höft - Inoltre dimostra il ruolo responsabile del settore privato nell´offerta di strumenti e servizi a favore della Comunità globale».

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